«Faremo luce sui casi irrisolti»
Quattro mesi di delitti e scomparse, il questore è ottimista

Lucia Assunta Manca, 52 anni, di Marcon è scomparsa di casa il 7 luglio. A destra il questore Fulvio Della Rocca nel suo ufficio
«Sono fiducioso che riusciremo ad arrivare a una soluzione di questi casi. Sia perchè questa è una zona dove non c'è omertà e la gente collabora, sia per la professionalità dei miei collaboratori e di quella dei colleghi carabinieri». Parola del questore Fulvio Della Rocca.
I gialli dell'estate tormentano l'animo di molti mestrini, ma soprattutto impegnano non poco gli investigatori. Dal delitto della prostituta di colore all'assassinio di Valerio Bari, dalla scomparsa di Lucia Assunta Manca alla morte di Roberto Bosser, per finire con la ex prostituta bulgara trovata morta annegata nel canale Brentella nella zona industriale di Porto Marghera.
A un mese di distanza dalla sparizione della signora Manca, leggere in sequenza questi episodi fa impressione. Ma lei, questore, è preoccupato?
«In tutte le vicende ci sono degli aspetti imponderabili. Soprattutto quando una persona scompare. Spesso questi aspetti complicano non poco il lavoro di chi si occupa delle indagini. Ora abbiano degli strumenti, rispetto al passato, che permettono di seguire maggiormente le tracce degli scomparsi e di avere a disposizione maggiori informazioni a livello nazionale. Ma ripeto: ci sono elementi imponderabili, impossibili da calcolare. Ma sono convinto delle capacità professionali dei colleghi dell'Arma che indagano sulla scomparsa della signora Manca».
Un anziano esce di casa alle 10 in pieno giorno e in una zona molto frequentata. Due ore dopo lo trovano ammazzato in mezzo alla campagna con un sacchetto di nylon in testa. È certo che l'allarme tra le persone cresce, anche per il rituale usato di coprirgli la testa e infilargli della carta in bocca.
«Sgomberiamo subito il campo dal fatto che quanto accaduto possa avere collegamenti con rituali mafiosi. Nessun messaggio mafioso o quant'altro. La rapina resta, fino a prova contraria, il movente dell'omicidio. Ciò non toglie che l'episodio sia molto grave anche perché viene vissuto da tutti, compresi noi, come l'omicidio del nostro vicino di casa. L'omicidio di una persona normale, insomma, e questo crea ancor più allarme tra le persone. Ma sono fiducioso su una soluzione del caso. Lo sono perché gli uomini della Squadra Mobile e lo stesso magistrato Stefano Buccini, che si stanno occupando del caso, si stanno impegnando moltissimo e sono bravi. E secondo me l'impegno, prima o poi, premia. Ripeto ancora una volta che ci troviamo in una terra dove non c'è omertà. Dove la cosiddetta sicurezza partecipata esiste non solo sulla carta anche se a volte, forse, un po' di attenzione in più consentirebbe di ridurre maggiormente reati come i furti e gli scippi. Ma è anche grazie a questa collaborazione dei cittadini con le forze dell'ordine che il nostro lavoro è agevolato».
In molti pensano che la morte di Feith, giovane prostituta nigeriana, a Marghera, sia finita nel dimenticatoio. Un omicidio che riguarda una ragazza poco più che ventenne.
«E' un brutto delitto dove la vittima è una giovanissima. Stiamo facendo il possibile per trovare i colpevoli. Abbiamo una traccia significativa da seguire. Questo ci fa ben sperare. Ci vorrà del tempo per svilupparla, ma l'impegno è massimo».
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