Fallimento Pansac, in vendita la villa di Lori

La base d’asta è di un milione 262 mila euro. Tra i beni da cedere anche l’appartamento al Bucintoro
Mira (Venezia): INAUGURAZIONE NUOVA PANSAC FABRIZIO LORI 19/06/2004 © Light Image studio Agostin
Mira (Venezia): INAUGURAZIONE NUOVA PANSAC FABRIZIO LORI 19/06/2004 © Light Image studio Agostin

LIDO. È l’onda lunga del naufragio di un gruppo industriale che dava lavoro a novecento persone.

Ora che l’epopea del patron Fabrizio Lori ha lasciato dietro di sé un mare di debiti e cinquecento tra cassintegrati e licenziati, le proprietà dell’ex presidente e della sua vecchia società, la Nuova Pansac, vanno in vendita una dopo l’altra. Obiettivo: recuperare denaro per soddisfare almeno una parte dei 2.633 creditori rimasti in attesa di incassare quanto spetta loro per forniture, prestiti, lavoro non retribuito, contributi arretrati, tasse. Nell’elenco stilato da Marco Cappelletto, il commissario straordinario nominato dal ministero per traghettare la Nuova Pansac e la newco Pansac International, ci sono pezzi che hanno segnato la storia della famiglia Lori e la versione più guascona dell’ex presidente. Così il commissario mette all’asta l’abitazione di famiglia di Virgilio, lungo la strada Romana. Per acquistarla servono almeno 620mila euro.Il gioiello, nella dozzina di immobili che finiscono sul mercato, è però veneziano: è la villetta con vista sulla Laguna per la quale è fissata una base d’asta di un milione 262mila euro. A poche centinaia di metri di distanza c’è il secondo pezzo pregiato, cioè l’appartamento nel residence Bucintoro teatro delle sfide tennistiche tra vip che per prime fecero finire Lori sui giornali. La cifra è decisamente più bassa rispetto alla villetta in Laguna (455mila euro) perché la metratura è ben più contenuta, ma anche in questo caso siamo in un contesto di lusso.

Una terza proprietà in vendita in terra veneziana è un immobile a Spinea per un valore di partenza di 171mila euro. A Ravenna invece il commissario straordinario ha messo sul mercato beni per oltre due milioni e mezzo di euro, tutti a ridosso dello stabilimento romagnolo della Nuova Pansac. Si parte dal terreno lasciato libero a lato della fabbrica (valore di 730mila euro), si prosegue con nove appartamenti per i quali complessivamente le offerte devono muovere da una richiesta di un milione 140mila euro e si finisce con una villa valutata 650mila euro dai periti incaricati dal commissario straordinario. Per gli eventuali interessati ai beni messi in vendita in questa nuova tornata di cessioni la data da segnare in rosso sul calendario è tra un mese e mezzo: entro mezzogiorno del 20 febbraio le offerte devono arrivare allo studio notarile Chiaruttini di Venezia con un assegno che, a titolo di cauzione, copra il 10% di quanto proposto. Quelle lagunari non sono le uniche residenze da sogno di Lori finite all’asta. Sul mercato c’è anche la casa di Mantova per la quale, secondo i magistrati, l’ex presidente stava pagando un leasing con soldi prelevati dalle casse della Nuova Pansac (rata mensile da 38mila euro dopo un esborso iniziale di duecentomila). La perizia firmata dall’ingegnere Berto Amerigo fissa in due milioni 765 mila euro l’offerta minima per diventare i proprietari dei 1.375 metri quadrati appartati nel vicolo a lato di piazza d’Arco e vuoti da mesi. La relazione tecnica descrive uno scenario immaginifico: cortile con un giardino da 172 metri quadrati, piscina «adornata con un totem in grado di ricreare una piccola cascata», affreschi originali e freschi di restauro, camera da letto con vasca idromassaggio incassata nel pavimento. (g.d.s.)

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