Fabrizio Tamburini “veneziano dell’anno”

Lo scienziato precario ha scoperto le onde radio «a fusilli». La premiazione il 13 gennaio alla Fenice
SALMASO - INTERVISTA FABRIZIO TAMBURINI SALMASO - INTERVISTA FABRIZIO TAMBURINI
SALMASO - INTERVISTA FABRIZIO TAMBURINI SALMASO - INTERVISTA FABRIZIO TAMBURINI

Ha scoperto i «fusilli luminosi», cioè la vorticità delle onde radio che si propagano non solo in modo lineare ma appunto con movimenti concentrici. Idea geniale che potrebbe rivoluzionare il mondo delle telecomunicazioni, offrendo nuove frequenze a costo zero. Ma è ancora oggi un precario a contratto all’Università di Padova. Stipendio mensile, 1380 euro. Fabrizio Tamburini, astrofisico di Cannaregio, è il «veneziano dell’anno 2012». Sarà premiato dall’Associazione Settemari, che offre il premio dal 1977, il 13 gennaio alle Sale Apollinee della Fenice. 49 anni, una passione per i motori e le stelle, Tamburini è il tipico caso di genio «incompreso». All’estero gli offrono ponti d’oro, ma lui ha deciso di restare a vivere a Venezia. «In Cina non ci vado, voglio sviluppare le conoscenze qui nella mia terra», dice. L’ultimo grande successo lo ha ottenuto a Stoccolma, davanti alla commissione per il premio Nobel. Gli ha illustrato la sua ultima scoperta, e gli studiosi svedesi gli hanno concesso subito 120 mila euro per nuovi esperimenti. A Padova Tamburini coordina un gruppo di ricerca di 5 persone. Ma non ha ancora un contratto stabile. L’altra sera la commissione della Settemari ha ufficializzato la designazione del «veneziano dell’anno 2012». Accanto al giovane presidente Massimo Rigo il decano – e presidente onorario – Alfredo Borsato, i soci fondatori Giovanni Caniato, Pierluigi Borella, Albino Busato, Giorgio e Maurizio Crovato. «Sono molto felice di questo riconoscimento», ha detto Tamburini. Soddisfatti anche i soci del sodalizio, nato nel 1977 per mantenere vive le tradizioni veneziane. «Mai vista un’atmosfera così cordiale», commenta Borsato, «una persona di grandi capacità e di grande modestia».

Tamburini era diventato famoso nel febbraio scorso, quando grazie anche all’aiuto del Comune, della Soprintendenza e di Venezia Marketing Eventi, era riuscito a dimostrare in pubblico la sua teoria. Onde radio lanciate dalla torretta di San Giorgio e arrivata alla loggia di palazzo Ducale. Con i «vortici» che dimostrano come in realtà dietro ogni frequenza ce ne siano altre. Un mondo che si apre, anche dal punto di vista economico. Tanto che all’estero già hanno sprannominato Tamburini «il nuovo Marconi». Lui non ne vuol sentire parlare, e ricorda degli anni passati a osservare il cielo e a studiare la teoria dei buchi neri, da dove ha scoperto, appunto, le onde radio «a fusilli». Ma il 13 gennaio, a incoronare lo scienziato «precario» ci sarà anche la principessa Maria Elettra Marconi, figlia di Guglielmo Marconi.

Alberto Vitucci

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