fabbro

Piero Psalidi è uno degli ultimi fabbri ferrai di Venezia. Un favro che sa realizzare a mano un ferro da gondola e mille altri oggetti utili alla vita quotidiana in centro storico. Ha la bottega nel chiostro di Santi Cosma e Damiano, alla Giudecca. Si è trasferito qui alcuni anni fa, dopo essere stato sfrattato dal capannone che per sessant’anni ha ospitato l’attività fondata dal padre Dario e che per 45 era stato il suo luogo di lavoro in rio terà dei Pensieri.
Nonostante lo sfratto, Piero non si è perso d’animo e, ridimensionata l’officina, ha portato una manciata di macchine alla Giudecca e ha ripreso l’attività della sua Artmetal. Piero non è solo un fabbro, infatti è anche arredatore e falegname, e soddisfatto racconta di essersi costruito la barca in legno con la quale vaga per la laguna.
Racconta: «Fra qualche anno potrei andare in pensione ma sono convinto che in pensione non ci andrò mai. Amo troppo questo mestiere. Anche se ora ho dovuto lasciare da parte parecchi lavori perché non ho più i macchinari in grado di realizzarli. In questo laboratorio non ci stavano e la porta d’ingresso non consentiva di far uscire lavori di dimensioni importanti. Non costruisco più portoni per palazzi come in passato, però riesco a realizzare ancora inferriate per le finestre».
Dalla vite alla serratura
«Seguendo la tradizione, di ogni manufatto realizzo tutti i componenti, dalle cerniere alle serrature, e pure i chiodi. Ho imparato a farlo da mio padre e non uso il laser per tagliare i ferri da gondola. Il lavoro così diventa molto più interessante». Piero racconta questo mentre mostra le foto del padre e dei nonni, altri bravi artigiani della pietra. Foto che tiene come reliquie appese in officina. —
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