Evade da casa per bere una birra al bar Assolto
Lasciare gli arresti domiciliari per bersi una birra al bar e fare una giocata alle slot in piazza a Marghera non è evasione. Di questo si è convinto il Tribunale di Venezia che ha assolto per la lievità della condotta, Paolo Gianolli “Mestre”, accogliendo così le richieste del suo avvocato difensore, Andrea Franco. L’uomo, ora in affido ai servizi, era stato arrestato nel 2014 nell’ambito dell’Operazione Masterchef, su un traffico di cocaina lungo la direttrice Colombia-Lombardia, Veneto, che aveva fatto finire in carcere nove persone, tra le quali anche ex componenti della Mala del Brenta (della quale Gianolli non ha mai fatto parte). Tant’è, il 1 dicembre 2015, i carabinieri di Marghera avevano riconosciuto “Mestre” davanti ad un bar, quando invece avrebbe dovuto essere a casa, agli arresti domiciliari. Candidamente aveva detto di essere uscito per «esigenze personali», di aver bevuto qualcosa al bar e aver anche vinto 800 euro alle slot. Una evasione “soft” per il giudice, che lo ha assolto. —
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