Epigrafi imbrattate dai vandali dell’alcol

Il luogo è di quelli quasi «sacri». Dove da sempre si attaccano le epigrafi dei veneziani scomparsi residenti nel sestiere di Cannaregio. Adesso è diventato l’ultima frontiera dei teppisti. Il ponte...
Il luogo è di quelli quasi «sacri». Dove da sempre si attaccano le epigrafi dei veneziani scomparsi residenti nel sestiere di Cannaregio. Adesso è diventato l’ultima frontiera dei teppisti. Il ponte di Santi Apostoli e la sua colonna centrale in pietra d’Istria sono stati imbrattati da scritte vergognose.


Un pennarello e una scrittura malferma. Insulti e scritte con la «k» vergati da una mano ignorante, con accenti di dialetto dell’entroterra veneto.


Un fatto vergognoso, che dimostra come in città ogni limite sia superato per quanto riguarda il decoro e la civile convivenza. Chi è stato? Nessuno ha visto, ma i sospetti cadono sui gruppi di ubriachi che ogni sabato percorrono urlando le vie del centro storico facendo il tour delle osterie. Comportamenti ben oltre la decenza, da mesi denunciati dagli abitanti. Gruppi di «Addio al Celibato» e addio al nubilato, vestiti da Carnevale, percorrono con le stesse magliette le osterie della zona. Dalla stazione ferroviaria a San Bartolomeo passando per Strada Nuova e campo Santi Apostoli. Tappe obbligatorie, le osterie. E con il clima estivo l’alcol fa brutti scherzi. Tentativi di aggressione a qualche passante che protesta, urla, spinte e capriole in mezzo alla strada. Scenario che poco si addice a una città d’arte.


Un tema che adesso ha attirato l’attenzione dell’amministrazione. Un’ordinanza per reprimere il fenomeno, sempre più vistoso nei week end di primavera-estate e per vietare comportamenti contrari alla pubblica decenza è allo studio. Il sindaco potrebbe firmarla già la settimana prossima dando ai vigili urbani strumenti efficaci per intervenire.
(a.v.)


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia