«Eliminare il rogo dea vecia offende la parità di genere»
MIRA. «Fermate il rogo delle Befane a Mira Porte e Malcontenta è diseducativo e offende la parità di genere». A lanciare questa battaglia culturale sono gli esponenti di Forza Italia Eugenio Pasquale e Mario Morara. «Un tempo – dicono Morara e Pasqual - c’era la befanata, un canto popolare con il quale, nella serata dell’Epifania (notte dal 5 al 6 gennaio) si porgevano, casa in casa, gli auguri, specie da parte di ragazzi Per i bimbi la Befana resta un personaggio benevolo che premia i buoni e stimola i più vivaci a osservare le regole. “La vecia”, però al contrario di Babbo natale, viene messa al rogo. E i partecipanti festeggiano mangiando Panivin, pinza e bevendo vinbrulè caldo. A nostro avviso già dal 2016, bisognerebbe modificare la tradizione a partire da Mira, a Mira Porte. Il giorno dell’epifania, andrebbe acceso un piccolo fuoco e non un grande falò per bruciare la “vecia” che, va a discriminare quella parità di trattamento tra uomini e donne che, va essere assicurato in tutti i campi. Il piccolo fuoco deve servire per riscaldare la Befana, offrendogli panevin, pinza e vinbrulè caldo. Insomma usare alla Befana lo stesso trattamento di Babbo Natale che, non viene messo al rogo». (a.ab.)
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