Ecocentro, un’assemblea straordinaria

MIRANO. Veritas convocherà entro la fine del mese un’assemblea straordinaria per discutere del caso della banda di dipendenti infedeli che si erano organizzati a rubare nel corso dei mesi tonnellate...

MIRANO. Veritas convocherà entro la fine del mese un’assemblea straordinaria per discutere del caso della banda di dipendenti infedeli che si erano organizzati a rubare nel corso dei mesi tonnellate e tonnellate di materiale ferroso dall’ecocentro di Mirano.

«Entro questo mese», spiega l’azienda, «la società è intenzionata a convocare i soci, in questo caso i Comuni, per spiegare nel dettaglio cosa è successo. Ai sindaci saranno illustrati i provvedimenti e le procedure intraprese e con loro si discuterà anche se agire penalmente nei confronti dei dipendenti licenziati o trasferiti». Sono scattati, intanto, fa sapere Veritas, i 90 giorni di tempo dal 20 marzo dal momento cioè in cui di fatto sono scattati i licenziamenti, per poter far scattare la denuncia penale in Procura. Da quanto scoperto dalla stessa azienda, i dipendenti infedeli facevano guadagni da centinaia di euro al colpo. Vendevano il materiale che i cittadini consegnano come rifiuti ingombranti per il riciclo, ad aziende a gestione familiare dell’area, gestite per lo più da nomadi. Ad accorgersi che qualcosa non andava, sono state le aziende convenzionate con Veritas, a cui il materiale sarebbe dovuto arrivare.

Da settimane, infatti, non arrivava più nulla: nè ferro nè rame nè ottone. Hanno sottratto ogni settimana decine di tonnellate di materiale. Veritas li ha incastrati con un’ indagine interna in cui si è visto analizzando i filmati delle telecamere che addirittura la moglie di uno dei dipendenti arrivava a caricare la merce con un camion alla sera.

Veritas ha deciso di convocare una riunione ad hoc dopo le pressioni fatte nei giorni scorsi dai primi cittadini. (a.ab.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia