Ecco la “social card” per famiglie povere

Destinata a persone in difficoltà, aiuti mensili da 231 a 404 euro. Presentazione delle domande a partire dal 19 giugno
Di Mitia Chiarin
20081220 - ROMA - SOI - CRISI:SOCIALCARD;ACLI,POCHI GIORNI PER NON PERDERE 120 EURO. PLATEA BENEFICIARI 1.300.000 MA CONSEGNATE FINORA SOLO 300 MILA.Uno dei numerosi moduli da compilare, per ricevere la 'Carta Acquisti'. Mancano solo pochi giorni di tempo e centinaia di migliaia di persone potrebbero perdere la possibilità di vedersi ricaricare sulla propria Social Card i 120 euro previsti dal Governo come finanziamento retroattivo. L'allarme è lanciato dalle Acli. ANSA/ GUIDO MONTANI
20081220 - ROMA - SOI - CRISI:SOCIALCARD;ACLI,POCHI GIORNI PER NON PERDERE 120 EURO. PLATEA BENEFICIARI 1.300.000 MA CONSEGNATE FINORA SOLO 300 MILA.Uno dei numerosi moduli da compilare, per ricevere la 'Carta Acquisti'. Mancano solo pochi giorni di tempo e centinaia di migliaia di persone potrebbero perdere la possibilità di vedersi ricaricare sulla propria Social Card i 120 euro previsti dal Governo come finanziamento retroattivo. L'allarme è lanciato dalle Acli. ANSA/ GUIDO MONTANI

Una nuova Carta acquisti per le famiglie bisognose, in grave condizione di povertà.

Venezia, sperimenta, assieme ad altre 11 grandi città italiane (sopra i 250 mila abitanti), la nuova “Social card”, voluta dal governo Monti e che trova applicazione in via sperimentale con il governo Letta che ha stanziato 50 milioni di euro. La carta affianca la vecchia “Social Card”. In città, dicono i dati Inps, la usano 805 anziani sopra i 65 anni e da 148 bimbi da zero a tre anni.

Ora si pensa alle famiglie, con figli, e in stato di disagio lavorativo, le nuove vittime della crisi economica che svuota fabbriche e aziende.

La nuova Carta acquisti, viene sperimentata per un anno, nelle dodici grandi città per un totale di 9 milioni di persone coinvolte, pari al 15% della popolazione italiana.

A Venezia il bando per partecipare alla selezione viene pubblicato il prossimo 19 giugno e ci sarà tempo per partecipare fino al 19 luglio. Il finanziamento governativo che arriva a Venezia è di 1 milione e 143 mila euro. Quasi 3.300 i redditi Isee sotto i tremila euro calcolati in città, di questi poco più di 1.500 sono redditi zero. Mille e 409 i nuclei familiari che tra reddito Isee e proprietà (sempre secondo i dati Inps) sono sotto la soglia dei tremila euro che è quella della povertà. Beneficiarie della nuova card saranno, stavolta, le famiglie con minori, quelle numerose o con figli disabili, e quelle con disagio lavorativo (età dei componenti tra i 15 e i 66 anni di età).

Verrà rilasciata una sola carta acquisti a famiglia sulla base della graduatoria che viene gestita dal Comune e che sarà esaminata anche dall’Inps. L’incrocio dei dati consentiranno di formare la graduatoria provvisoria e, dopo la pubblicazione di legge per gli eventuali ricorsi, quella definitiva. La card si ritira alle Poste e sarà caricata ogni due mesi dall'Inps. La prima "carica" potrebbe essere prevista, salvo ritardi, entro la fine di novembre 2013, dicono dal Comune.

Il beneficio mensile sarà un valido aiuto a quanti riusciranno ad ottenere l'aiuto. La previsione del Comune di Venezia è di poter accogliere al massimo 300 famiglie su 1.409 nuclei famigliari che avrebbero diritto.

«Comprendiamo bene le criticità ma questa è una prima sperimentazione. Dopo un anno vedremo cosa modificare, cosa tenere, nel confronto con il ministero», avvisa il vicesindaco Sandro Simionato.

«Temiamo che il numero di famiglie con i requisiti necessari per partecipare al bando sia sottostimato – ha infatti ribadito Simionato assieme a Michele Testolina e al direttore delle Politiche sociali Luigi Gislon – In ogni caso, con i fondi a disposizione, daremo risposta a circa 300 famiglie, che riceveranno dai 231 ai 404 euro mensili, a seconda del numero di membri del nucleo familiare, da spendere in generi primari nei negozi convenzionati». I beneficiari non potranno contemporaneamente usufruire anche la vecchia Social Card. Dovranno rinunciare alla vecchia tessera e dovranno sottoscrivere un progetto personalizzato, predisposto con i Servizi sociali del Comune, in cui si impegnano ad attuare azioni concrete e verificabili, che abbiano come fine la ricerca di un lavoro, o il benessere e la salute dei bambini. «La carta», spiega ancora il vicesindaco, «è rivolta ai nuclei familiari più bisognosi e in condizioni marginali rispetto al mercato del lavoro, a famiglie monogenitoriali, numerose, con minori disabili, in situazioni di disagio abitativo, in una parola, le più povere».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia