Ecco altri 8,3 chilometri di pista ciclabile tra Forte Marghera, via Torino e il Vega a Mestre

La giunta approva il progetto definitivo, collegato ai lavori del sottopasso di Rfi. Finanziamenti Pon Metro e Bando periferie
Via Ticozzi
Via Ticozzi

MESTRE. Ricucire la frattura della ferrovia collegando Forte Marghera e via Torino a via della Libertà e all’area del Parco Vega. In corso è già il grande cantiere, da 17 milioni di euro, finanziato dal Mise, per la nuova viabilità per auto e camion. Lunedì la giunta comunale ha approvato anche il progetto da 277 mila euro dei fondi Pon Metro che va a cucire un collegamento ciclopedonale.

Attesissimo dai ciclisti che oggi, dalla zona degli uffici e dell’Università, se vogliono raggiungere la ciclabile per Venezia, devono scendere, ciclo in spalla, per la scalinata del sottopasso di via Paganello.Dopo aver percorso via Ticozzi, con una viabilità degradata.

Il Comune ha approvato ieri il progetto definitivo, redatto dallo studio Boato associati di Dolo, per il tratto di ciclabile che dalla pista di via Torino percorre via Ticozzi fino all’imbocco del sottopasso di via Paganello.

«La previsione, dopo la approvazione del progetto definitivo, è di andare in gara entro marzo 2021 e per giugno avviare i cantieri che dureranno 4 mesi», spiega l’assessore alla Mobilità Renato Boraso. La soluzione scelta è quella di collocare la nuova ciclabile in via Ticozzi sul lato nord con un intervento che sistema anche marciapiedi e aiuole, con un doppio filare di alberi (peri ornamentali) che esisteva lungo la strada, e che causa incuria generale, oggi vede ben pochi sopravvissuti.

Il percorso ciclabile avrà una larghezza di 2 metri e mezzo e sarà separato dalla carreggiata stradale da una aiuola verde larga circa 180 centimetri che ospiterà parte del nuovo filare alberato. Il percorso pedonale, dalla parte opposta della strada avrà marciapiedi larghi un metro e mezzo, separati dalla strada con aiuole e posti auto. Prevista anche la nuova illuminazione della strada. Per salvare il grande albero in prossimità dell’intersezione con via Paganello, il percorso ciclopedonale vedrà la creazione all’incrocio di una doppia cordonata di trenta centimetri.

La ciclabile sarà realizzata su un tappeto di asfalto con strisce indicative mentre il marciapiede sarà finito con masselli in calcestruzzo autobloccanti. E alla fine dei cantieri si prevede anche l’asfaltatura totale delle due strade.

Un altro tratto di collegamento ciclabile dal sottopasso fino alla stazione Porto Marghera, che dovrebbe prendere il nome di stazione Vega, sarà realizzato invece da Rfi con i fondi del bando Periferie per il rifacimento totale della vecchia stazione ferroviaria della prima zona industriale. «In questo modo otteniamo un percorso da via Torino verso la ciclabile per Venezia di 8,35 chilometri con la completa sistemazione del sottopasso per le biciclette», spiega Boraso.

Nel frattempo in via della Libertà, da giorni ridotta ad una sola corsia per senso di marcia, per il grande cantiere da 17 milioni della nuova viabilità con due rotatorie e un viadotto, tra Fincantieri e Vega, sono iniziati i lavori di spostamento dei binari ferroviari: al lavoro operai assieme a tecnici di Rfi per un intervento, spiega il sindaco Brugnaro, che dovrebbe terminare nella giornata odierna. —

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