È una prostituta nigeriana la ragazza in coma all'ospedale L'aggressione resta un giallo

A gennaio era stata fermata due volte per controlli a Marghera Il nome che aveva dato forse era un alias, contattata l'ambasciata
Un tratto di via Pasini vicino a dove è stata trovata la giovane prostituta
Un tratto di via Pasini vicino a dove è stata trovata la giovane prostituta
 
MARGHERA.
Novità sul fronte delle indagini sulla giovane ragazza africana trovata sabato notte riversa a terra, priva di sensi, in via Pasini. La Squadra Mobile ha accertato che si tratta di una prostituta di 23 anni, nigeriana, già segnalata lo scorso gennaio durante una serie di controlli antiprostituzione a Marghera. Ma sul corpo non sono stati trovati segni di percosse. La ragazza è in coma. È ricoverata in prognosi riservata in Rianimazione all'ospedale dell'Angelo.
 Qualche passo avanti si è fatto ma resta un «giallo» la vicenda che vede per protagonista una giovane donna di colore, di nazionalità nigeriana, rinvenuta priva di sensi sabato notte, verso mezzanotte e mezzo, sul ciglio della strada di via Pasini, a Ca' Emiliani.  Era stato un passante, con una telefonata al 113, a segnalare la presenza della donna riversa a terra, priva di conoscenza. Sul posto si sono portati sabato notte i poliziotti della Sezione Volanti e pure il personale del Suem 118 che ha provveduto a trasportare la giovane donna africana all'ospedale dell'Angelo di Mestre dove si trova ricoverata nel reparto di rianimazione. La giovane è ancora in coma, priva di conoscenza, e non può raccontare cosa le è successo.  Anche l'esame della Tac eseguito nella giornata di domenica presso il reparto di rianimazione dell'ospedale dell'Angelo ha confermato la presenza di un edema cerebrale e la prognosi resta quindi riservata.  Cosa lo abbia provocato non è ancora chiaro.  Gli investigatori della Squadra Mobile di Venezia, diretti dal dirigente Marco Odorisio, hanno accertato che la donna ha 23 anni, è nigeriana ed è stata controllata due volte come prostituta a Marghera nel mese di gennaio. Questo dice la verifica eseguita al terminale Afis. Il nome che ha fornito probabilmente la ragazza non è quello vero ma un alias e quindi la polizia ha preso contatti con l'ambasciata per ulteriori accertamenti. Sul corpo, spiegano gli investigatori, non ci sono segni di evidente violenza e percosse. Solo quell'edema cerebrale, forse conseguenza di un colpo alla testa. Esclusa dalla Squadra Mobile, al momento, anche l'ipotesi di una violenza sessuale, circolata in un primo momento. Ma gli accertamenti medici continuano. Le ipotesi restano le più varie: la giovane potrebbe esser stata gettata da un'auto in corsa e potrebbe essersi ferita nella caduta. Ma l'assenza di segni, come graffi ed ematomi, non collima con questa possibilità.  Oppure la prostituta potrebbe esser stata rapinata. Non è la prima volta, certo, che nella zona di Marghera, le lucciole vengano aggredite da clienti, a caccia dei loro facili incassi.  Oppure l'aggressione potrebbe rientrare in azioni violente o regolamenti di conti di protettori o soggetti criminali. Ipotesi che sono tutte al vaglio degli investigatori della Squadra Mobile.

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