E’ a Venezia l’Imu più cara d’Italia

Imposta record secondo una simulazione del «Sole 24 Ore» sulla base delle attuali rendite catastali

Imposta sulla casa più cara d’Italia a Venezia sulla base delle attuali rendite catastali, almeno per appartamenti di media grandezza. Lo rileva una simulazione del Sole 24 Ore sugli effetti della nuova Imu, in base alla quale un appartamento di 100 metri quadri in zona semicentrale verrebbe a pagare con la nuova imposta 1563 euro all’anno (considerando un’aliquota base dello 0,76 per cento), contro - per fare un esempio limitato alle sole città del Veneto - i 1147 euro di Verona, i 712 di Padova, i 534 di Belluno, i 474 di Treviso e Rovigo, i 356 euro di Vicenza, sempre per un alloggio di analoghe dimensioni e caratteristiche. Va molto meglio per i negozi, visto che un negozio di 100 metri in centro a Venezia, verrà a pagare all’anno - sempre secondo la simulazione - 1210 euro all’anno, contro i 4057 euro di Roma, la città più cara o i 1299 di Rovigo, il capoluogo veneto su cui l’imposta peserà maggiormente. Effetto anche degli attuali estimi catastali che il Governo prevede di rivedere nel giro di un paio d’anni, ma che intanto pesano con questi effetti in parte distorsivi. Ma se l'Imu sulla prima casa sarà complessivamente più leggera dell'Ici, almeno per quasi tutte le famiglie con figli a carico, consì non accadrà a Venezia, penalizzata dalla alta età media dei suoi cittadini, che riduce il peso delle detrazioni per i figli a carico. A questo risultato è giunta di recente la CGIA di Mestre che ha fatto un confronto tra quanto pagavamo di Ici qualche anno fa (tenendo conto delle aliquote e delle detrazioni applicate allora) e quanto pagheremo quest'anno con l'introduzione dell'Imu, ipotizzando che tutti i sindaci dei Comuni capoluogo analizzati in questa simulazione applichino l'aliquota ordinaria del 4 per mille, come effettivamente avverrà anche a Venezia. Gli incrementi più significativi interesseranno Bari (+70 euro), Roma (+71 euro), Lecce (+72 euro) e appunto Venezia (+78 euro). Per quanto riguarda invece l'aliquota dell'imposta sulla seconda casa, a Venezia non sarà inferiore al 9 per mille, ma potrebbe salire ulteriormente, come ha già spiegato l'assessore al Bilancio e vicesindaco Sandro Simionato, ricordando che l'aliquota della seconda casa, che è fissata per legge al minimo al 7,6 per mille, sarà applicata da Venezia almeno all’aliquota del 9 per mille, unicamente per garantirsi lo stesso gettito dello scorso anno, visto che verranno meno altri trasferimenti statali prima previsti. Non è escluso, però che l’aliquota possa essere elevata ulteriormente - arrivando anche al 10 per mille - se ciò dovesse rendersi indispensabile per mantenere in equilibrio il bilancio 2012, sul quale Ca’Farsetti è impegnata in un'operazione di contenimento della spesa. Il Governo non sembra comunque intenzionato a ripristinare con l'Imu le detrazioni prima previste dall'Ici, lasciando al Comune una possibilità di intervento minima. Un fatto che a Venezia potrebbe ad esempio pesare molto sugli immobili storici, che invece la «vecchia» Ici tutelava con aliquote ridotte. (e.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia