Duecento firme per la pista
I residenti: «La ciclabile deve essere resa più sicura»
MIRANO. Pista ciclabile di via Cavin di Sala, parte la raccolta firme. Duecento quelle finora raccolte dai cittadini per chiedere alla Provincia interventi rapidi per mettere in sicurezza il percorso che collega Mirano con Santa Maria di Sala. «La situazione è al limite dell'esasperazione - afferma Silvano Gallo, uno dei proponenti - la pista è ormai completamente trascurata e ciò va tutto a danno di ciclisti, pedoni, ma anche automobilisti». Il problema è vecchio di qualche anno: il percorso ciclabile, uno dei primi sorti a Mirano, è ormai in alcuni punti quasi impraticabile. A renderlo tale sono le radici affioranti degli alberi che costeggiano la provinciale e che hanno reso in più punti il fondo sconnesso.
Ma c'è anche la vetustà delle canalette di scolo a creare problemi, tanto che ad ogni pioggia, si creano vaste pozzanghere d'acqua. Risultato: i ciclisti sono costretti ad uscire dalla sede ciclabile, invadendo la carreggiata, col pericolo di essere investiti. I firmatari della petizione chiedono alla Provincia di provvedere subito al rifacimento della segnaletica, sia orizzontale che verticale, al posizionamento di specchi per rendere più visibile il percorso soprattutto alle auto in uscita dalle strade laterali, la sistemazione dell'asfaltatura con l'eliminazione di ogni buca e sconnessione, ed infine il posizionamento di punti luce per permettere una percorribilità sicura anche in momenti di difficile visibilità. La questione era già stata portata a galla più volte anche a livello comunale, con interrogazioni da parte della capogruppo dell'Udc Annamaria Tomaello. Ora la petizione arriva direttamente in Provincia, l'ente titolare per competenza su via Cavin di Sala.
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