Duecento fedeli per il “Credo” del cardinale Ruini

Duecento persone si sono riunite martedì sera in Duomo per ascoltare il cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Conferenza episcopale italiana, affrontare il tema “Credo in Dio, Padre”, che è...

Duecento persone si sono riunite martedì sera in Duomo per ascoltare il cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Conferenza episcopale italiana, affrontare il tema “Credo in Dio, Padre”, che è anche il titolo del suo ultimo libro. L’ottantenne cardinale Ruini ha voluto affrontare il tema della fede alla luce del suo vissuto, lui cresciuto in una famiglia non particolarmente religiosa, e avvicinatosi alla fede dopo aver letto il Vangelo, vivendola quindi come dono. Ha voluto sottolineare i propri limiti di cristiano: «Avrei voluto saper pregare», ha confidato ai fedeli, «avrei voluto trovare nella preghiera quella confidenza, quello slancio che grandi persone, ad esempio papa Wojtyla, sapeva dare e ricevere dal contatto intimo con Dio. Papa Giovanni Paolo II fino all’ultimo riusciva a estraniarsi da tutto e “sentire” il Padre. Ecco, per me questo è il grande rimpianto: una fede s’irrorobustisce con la preghiera costante».

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