Due negozi su tre di souvenirs gestiti da stranieri

Quanti negozi di souvenir ci sono a Venezia? A contarli sono stati gli studenti del Worcester Polytechnic Institute, coordinati dal docente veneziano Fabio Carrera, che da anni hanno fatto di Venezia,...

Quanti negozi di souvenir ci sono a Venezia? A contarli sono stati gli studenti del Worcester Polytechnic Institute, coordinati dal docente veneziano Fabio Carrera, che da anni hanno fatto di Venezia, dei suoi problemi di gestione dei flussi e trasformazioni l’oggetto

delle loro tesi di laurea. Gli studenti che a dicembre hanno presentato le loro tesi hanno incrociato dati della Camera di commercio con rilevazioni a vista, sviluppando anche un’app per aggiornamenti in tempo reale. I risultati? Tra negozianti ed esercenti titolari di "ditte individuali" a Venezia 1300 sono veneziani, 354 cinesi, 248 cittadini del Bangladesh. Seguono: 150 francesi, 111 egiziani, 91 del Regno Unito, 77 moldavi, 51 americani, 45 rumeni e 35 argentini. In particolare, l'88% dei negozi di pelletteria in città è gestito da non veneziani: 71 titolari cinesi, 27 veneziani, 123 di altre nazionalità; come "foresti" sono i due terzi dei negozi di souvenirs (48 imprenditori con cittadinanza del Bangladesh, 41 veneziani). Nella loro indagine su come è cambiata l'immagine commerciale di Venezia negli anni, hanno però registrato anche un dato in controtendenza: la crescita dal 2010 dei negozi alimentari in città (110), pur a fronte dell’apertura continua di supermercati (30). I clienti? I turisti che scelgono un appartamento o un Bed&breakfast per il loro soggiorno a Venezia. (r.d.r.)

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