Dopo Roma, la pensione per sempre

Chi sono i parlamentari veneziani che hanno maturato il diritto al vitalizio
Vittorio Sgarbi, ex deputato
Vittorio Sgarbi, ex deputato
 L'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari e il Pubblico tutore dei minori del Veneto Lucio Strumendo. Marino Cortese, oggi presidente della Querini Stampalia. Bianca Maria Fiorillo, difensore civico provinciale e il soprintendente veneziano Vittorio Sgarbi. E politici di recente scomparsi, come il compianto Emilio Rosini. Sono alcuni dei nomi di politici veneziani inseriti nella lista pubblicata dall'Espresso di ex senatori e deputati, che tra Prima e Seconda Repubblica hanno maturato il diritto alla pensione. Pensioni cumulabili con altri redditi, da un minimo di tre a un massimo di 10 mila euro, spiega l'inchiesta del settimanale e che si prendono dopo quasi 5 anni di attività politica. Per la precisione, 4 anni, 6 mesi e 1 giorno. In passato bastavano 2 anni, sei mesi e 1 giorno.  Nell'elenco pubblicato dal settimanale figurano i nomi di 1377 ex deputati e 861 ex senatori. Tra questi, i veneziani di nascita o d'adozione sono una quindicina, praticamente tutti politici di lungo corso. L'Espresso ha calcolato gli assegni in base agli anni di anzianità e ai coefficienti previsti dai regolamenti di Montecitorio e di Palazzo Madama. Il politico «pensionato», con l'anzianità maggiore è Pier Giovanni Malvestio, uomo della Dc e «delfino» di Costante Degan e ora presidente veneto dell'Alleanza di centro di Pionati. Venticinque anni alla Camera per un indennizzo mensile lordo di 9.947 euro. Nato a Favaro, recita la sua pagina su Wikipedia, nel 1968 è stato vicesindaco di Spinea poi dal 1976 è approdato alla Camera. Più volte sottosegretario per i governi Spadolini (1981), Goria, De Mita, Amato (il primo) e Ciampi. Con 20 anni di anzianità troviamo poi Vittorio Sgarbi con un vitalizio mensile lordo di 8.455 euro per gli anni passati alla Camera. Oggi Sgarbi è il soprintendente al Polo museale di Venezia. Con quindici anni di anzianità seguono Lucio Strumendo, Paolo Peruzza e Mario Rigo (per tutti vitalizio di 6.590 euro). L'ex deputato Strumendo, portogruarese, docente universitario, esponente del Pci e oggi del Pd, è attualmente il Pubblico tutore del Veneto. Paolo Peruzza, insegnante veneziano e politico del Pci è stato assessore a Venezia e senatore e deputato per tre legislature, dal 1992 al 2001. Mario Rigo è stato il sindaco socialista di Venezia dal 1975 al 1985 che volle come vicesindaco il «doge rosso» del Pci Gianni Pellicani. E' stato parlamentare europeo e leader autonomista.  Con dieci anni di anzianità seguono l'ex sindaco di Venezia, filosofo e docente universitario, oggi mente di «Verso Nord», Massimo Cacciari (4 mila 725 euro lordi) eletto alla Camera dal 1976 al 1983. E un altro esponente Pd (ex Pci) Bruno Cazzaro. E poi l'ex Dc passato poi a Forza Italia e al Pdl, Luciano Falcier. L'ex senatore è stato tra l'altro presidente dell'Ater di Venezia.  Con 5 anni di anzianità e un indennizzo di 3 mila 108 euro lordi seguono l'avvocato Anselmo Boldrin, altro nome importante della Dc veneziana, eletto alla Camera per tre legislature (1968-1972 e 1976), sindaco di Campolongo Maggiore e assessore a Venezia (1960). E ancora l'ex sindaco di Mirano Gianni Fardin, l'attuale presidente della Fondazione Querini Stampalia Marino Cortese, l'avvocato civico provinciale Bianca Maria Fiorillo. E ancora il socialista Sergio Vazzoler, assessore a Venezia dal 1980 al 1990. Nella lista anche due ex politici, deceduti. Nereo Vanzan, storico presidente degli artigiani della Riviera del Brenta, e Emilio Rosini, vicesindaco della prima giunta Cacciari e deputato dal 1951 al 1965 per il Pci. (m.ch.)

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