Dopo il divorzio da Brugnaro Rossi e Tiozzo via da Casson

CHIOGGIA. Casson o Brugnaro? Un dilemma su cui si stanno arrovellando anche molti “fedelissimi” del sindaco Giuseppe Casson che non hanno ben compreso le ultime mosse pubbliche. Fino a qualche...

CHIOGGIA. Casson o Brugnaro? Un dilemma su cui si stanno arrovellando anche molti “fedelissimi” del sindaco Giuseppe Casson che non hanno ben compreso le ultime mosse pubbliche. Fino a qualche settimana fa non esisteva alcun bivio e nessuna scelta da compiere perché i due sindaci andavano d’amore e d’accordo e l’ipotesi di una lista fucsia a sostegno del sindaco uscente pareva scontata. Poi la rottura. Luigi Brugnaro che arriva a Chioggia e scarica Casson, benedice la corsa di un imprenditore e si impegna in prima persona a dare una mano. Casson che reagisce spiegando che i chioggiotti non si fanno dare ordini da nessuno invitando Brugnaro a occuparsi della sua Venezia. Un divorzio consumato.

Nel mezzo però si sono ritrovati spaesati in molti. Anche i due assessori politici, Riccardo Rossi (Udc) e Massimiliano Tiozzo (civica di Casson), che lunedì nella conferenza stampa di ufficializzazione della ricandidatura di Casson non si sono fatti vedere. Assenza che in molti hanno notato. Qualcuno ha anche azzardato che Tiozzo sia in pole position per la lista fucsia e che avrebbe già abbandonato la nave di Casson. Al momento solo voci. Pare però che i due assessori non abbiano digerito che Casson non li abbia resi partecipi delle sue strategie e che non abbia condiviso i pensieri che lo hanno turbato nelle ultime settimane. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se lo perdoneranno o se, offesi, passeranno nella squadra di Brugnaro.

Nel centrosinistra ancora tutto tace, l’accordo con ChioggiaViva per il sostegno di un imprenditore sembrava ormai chiuso, ma qualcosa inceppa ancora il meccanismo, forse le ambizioni di qualche consigliere comunale Pd che aspira alla candidatura. (e.b.a.)

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