Domani l’addio a Giuseppe Tutta Campolongo in lutto

CAMPOLONGO. Si terranno domani alle 16 nella chiesa di San Lorenzo di Liettoli, i funerali di Giuseppe Baldan, l’autista di 47 anni morto nel tragico incidente sul lavoro ad Adria cui hanno perso la vita altri tre operai a causa delle esalazioni di acido solforico. Sempre oggi nella chiesa di San Lorenzo di Liettoli sarà recitato un rosario in suo ricordo a partire dalle 20.
Il Comune di Campolongo Maggiore per il giorno del funerale con il vicesindaco Andrea Zampieri (il sindaco di trova all’estero) e tutta la giunta, ha proclamato il lutto cittadino. Su scuole e municipio la bandiera sarà posta a mezz’asta. Sabato durante le esequie anche i negozi sono invitati a tenere le serrande abbassate sia nella frazione di residenza di Baldan, sia nelle altre frazioni cioè Campolongo, Bojon e Santa Maria Assunta. Tutti i dipendenti comunali osserveranno un minuto di silenzio in concomitanza con lo svolgersi della cerimonia funebre.Anche ieri davanti alla casa di Giuseppe Baldan che viveva con la moglie Monica e i figli Beatrice di 17 e Cristian di 11 in via Veneto al civico 73, tante persone hanno portato tanti fiori . Fiori che poi la famiglia ha raccolto e messo nel grande giardino della casa. Giuseppe, hanno ricordato il questi giorni gli amici, era un grande appassionato di sport e attività fisica e un attivista del gruppo parrocchiale “Noi San Lorenzo” . Era un amante delle camminate in montagna e del trekking. Solo nell’ultimo week end era andato a fare una ferrata in montagna con un gruppo di appassionati i della Riviera. Dopo l’estremo saluto l’autista di Liettoli sarà sepolto nel cimitero del paese.
Intanto la morte dell’uomo, e la periciolosità del trasporto di certe sostanze scatena nuove polemiche in Riviera del Brenta . A sollevarle è il rappresentante di Federconsumatori di Riviera del Brenta e Miranese Alfeo Babato. «Nell’area della Riviera del Brenta», dice Babato, «circolano troppi camion carichi di materiale pericoloso. Le aziende chimiche ad esempio a Mira sono due la Reckitt Benckiser e la Marchi Marano, ma si devono tenere presenti anche i carichi provenienti da Porto Marghera, dove abbondano raffinerie di carburante e altri materiali a rischio. Attraversano quasi tutti Riviera e Miranese. Sarebbe opportuno che i sindaci del comprensorio di Riviera e Miranese potenziassero i controlli e le misure di sicurezza al transito di questi trasporti, soprattutto nelle vicinanze dei centri abitati».
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