Dolo, vandali minorenni distruggono le giostre: «Sappiamo chi sono»

Sotto accusa un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Il sindaco Polo: contesteremo il fatto e saranno denunciati

DOLO. Un gruppo di vandali si accanisce contro il parco “Caduti di Nassirya” a ridosso di via Piave a Dolo, ma alcuni residenti li hanno visti e i responsabili sono stati individuati. Ora il gruppetto di giovani, tutti fra i 15 e 18 anni, rischiano di passare seri guai con la giustizia. . «Il parco pubblico dell'area di via Piave» spiega il sindaco Alberto Polo «è stato preso di mira da un gruppo di giovani vandali che si sono accaniti contro le giostrine e il castelletto. L'episodio si è verificato martedì sera verso le 18. Hanno saltato sulle giostrine dei piccoli fino a romperle. Non si sono neanche accorti che qualche residente li aveva osservati e riconosciuti: sono quindi rintracciabili e identificabili. Quello che più indigna di questi comportamenti incivili, è che questi ragazzi adolescenti non hanno avuto il minimo rispetto delle cose pubbliche che hanno danneggiato con comportamenti assurdi. Soprattutto, quel che più fa rabbia, è che hanno colpito delle giostrine utilizzate dai bambini del paese».

Ad occuparsi delle indagini per identificarli è la polizia locale dell'Unione dei Comuni guidata dal comandante Alberto Baratto. Dalle prime testimonianze raccolte, tutto fa pensare che si tratti di gruppetti di ragazzi del posto che si riuniscono nei parchi del paese per poter passare qualche ora in compagnia, non disdegnando, però, anche atti vandalici.

«Quando saranno identificati» spiega il sindaco «convocheremo le loro famiglie e li metteremo di fronte alle loro responsabilità. L'identificazione dei responsabili costituirà anche motivo di denuncia all'autorità giudiziaria per danni».

Non è la prima volta questa estate che nel veneziano i vandali si accaniscono nei parchi pubblici. Il caso più clamoroso è stato quello della panchina gialla a Cavarzere, dedicata a Maila Beccarello, la donna uccisa dal marito a calci pugni e coltellate, e che è stata distrutta da un diciottenne poi identificato e denunciato dai carabinieri, con un atto vandalico. —

Alessandro Abbadir

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