Dolo: provoca un incidente, scappa e poi prende a calci l'auto che ha colpito
Il grave episodio è successo il 5 febbraio 2020, alle 15.30. L'incidente è avvenuto lungo la Riviera del Brenta

DOLO. Provoca un sinistro, scappa e, inseguita e raggiunta dall’automobilista con cui aveva avuto l’incidente, gli prende pure a calci e pugni la macchina.
Una storia che si ripete. Il grave episodio è successo il 5 febbraio 2020, alle 15.30. Un ventiquattrenne di Camponogara, con a bordo un’amica coetanea di Fiesso d’Artico, sta percorrendo con la sua Volkswagen Golf la strada statale Riviera del Brenta in direzione Dolo quando all’improvviso, all’altezza della rotonda “casello nove”, nel comune di Fiesso, una Smart che sopraggiunge nella direzione opposta, condotta da E. M., 41 anni, di Mirano, sorpassando un bilico di notevoli dimensioni invade prima lo spartitraffico e poi la sua corsia di marcia.
Il giovane si butta tutto a destra per evitare l’impatto frontale con l’utilitaria, che però centra la Golf nella parte posteriore sinistra staccando il paraurti e la targa e causando seri danni alla ruota. I due ragazzi si fermano, scossi e feriti, ma per fortuna tutti interi; quando però scendono dall’abitacolo, notano che la macchina che li ha appena centrati sta scappando a tutta velocità, sorpassando i veicoli che si trova davanti e correndo praticamente al centro delle due carreggiate.
A quel punto il ventiquattrenne, benché malconcio, trova la forza di risalire in macchina e di inseguire la Smart per prendere il numero di targa, fino a raggiungerla e a fare cenno alla conducente di fermarsi, allertando nel frattempo il 112 e restando precauzionalmente seduto in macchina con l’amica in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine.
Ma anziché scusarsi per aver causato il sinistro e assumersi le sue responsabilità, la quarantunenne miranese scende dall’utilitaria e inizia pure ad assestare calci e pugni contro la Golf che aveva appena travolto per strada, causando ulteriori danni, fino al provvidenziale intervento di una pattuglia della polizia locale della “Città della Riviera del Brenta”, che aveva notato il paraurti per terra sull’asfalto e si era messa alla ricerca delle auto incidentale: il tutto immortalato dalla telecamera di un’attività presso la quale si è consumata l’aggressione.
Non contenta, la automobilista ha pure tenuto atteggiamenti aggressivi e offensivi nei confronti degli agenti che raccoglievano le dichiarazioni.
I due giovani si sono quindi recati al pronto soccorso dell’ospedale di Dolo dove i sanitari hanno loro riscontrato un colpo di frusta da tamponamento per una prognosi di una settimana ciascuno, salvo complicazioni. Pesanti invece i danni alla vettura. Il ventiquattrenne si è fatto fare un preventivo da una carrozzeria e il conto è salato: riparare i danni causati dallo scontro gli costerà 5.842 euro (dovrà sostituire anche il mozzo della ruota), a cui vanno aggiunti i 1.614 euro per mettere a posto quelli cagionati dai calci e pugni (E. M., tra le altre cose, ha rotto i fanali anteriori).
Il proprietario della Golf, per essere assistito in un iter risarcitorio complesso (la Rc-Auto copre i danni da incidente, quelli volontari prodotti dall’aggressione andranno chiesti direttamente alla responsabile), tramite l’area manager Riccardo Vizzi si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., che ha subito acquisito tutta la documentazione e i video ad ora disponibili e che lancia anche un appello agli automobilisti che avessero visto l’incidente a riferire ogni elemento utile alla polizia locale della Città della Riviera del Brenta, che procede.
Quando poi è arrivato lo scambio di generalità, c’è voluto poco a Studio3A per scoprire che la conducente dell’auto di controparte, a meno di un improbabile caso di omonimia, sarebbe la stessa che il 30 settembre 2019 aveva rubato cosmetici per 400 euro in un negozio alla Nave de Vero, a Marghera, e non era la prima volta che perpetrava furti: scoperta dalle commesse, le aveva travolte nella fuga, aveva assestato un pugno in faccia a una guardia giurata, scappando con la sua Smart aveva speronato altre auto sulla Romea mentre cercava di seminare i poliziotti che la inseguivano, e aveva anche preso a calci, pugni e morsi gli agenti che l’avevano alla fine bloccata.
Due mesi e mezzo fa aveva patteggiato la pena di anno e 10 mesi con la condizionale per i reati di rapina, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di effettuare l’alcoltest, più la sospensione della patente: andrà verificato se il provvedimento fosse ancora in atto. Lezione che evidentemente non sarebbe servita a nulla.
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