Direttrice veneziana al Museo di Bassano

VENEZIA. È veneziana la nuova direttrice del Museo Civico di Bassano del Grappa, tra i più antichi del Veneto. Si chiama Chiara Casarin, ha 41 anni, è laureata in Semiotica dell’Arte alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna e ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura e della città, Scienze delle Arti e Restauro alla Scuola di Studi Avanzati di Venezia. Originaria di Treviso e trapiantata da anni nella città storica, Casarin ha un importante curriculum con un anno di formazione presso il «Centre de Recherche sur les Arts et le langage» di Parigi e un diploma di maestro restauratore.
Il Museo Civico avrà quindi alla guida una contemporaneista. Inizialmente erano tre i profili eccellenti a essersi classificati ai primi posti del concorso pubblico svoltosi due mese fa, con un soffio di differenza di punteggio, ma i primi due avevano già un altro lavoro. «Sono felice di questo incarico», ha detto Casarin che lunedì prossimo incontrerà il sindaco Riccardo Poletto per ufficializzare la nomina, «Metterò a disposizione di Bassano le mie competenze e il mio entusiasmo per valorizzare il patrimonio culturale del territorio. Ho ricevuto telefonate di benvenuto e sento che ci sono i presupposti per lavorare molto bene insieme». Chiara Casarin è conosciuta in città sia per la sua recente pubblicazione del libro «L’autenticità nell’arte contemporanea», edito da Zel Edizioni, sia per le sue numerose collaborazioni con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna – Palazzo Ducale, con le Gallerie dell’Accademia, la Fondazione Bevilacqua La Masa, il Premio Arturo Martini e la Fondazione Benetton di Treviso. Giornalista, Casarin scrive per la rubrica «Capire un Quadro» del Corriere della Sera, per Vanity Fair e per Artribune.
Vera Mantengoli
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