«Diplomatici vaticani» Ma erano due truffatori 9 anni di reclusione
MIRA. Il “campione mondiale delle truffe” Stefano Ramunni, così lo aveva battezzato l’inviato delle Iene Giulio Golia, è stato condannato a 5 anni di reclusione con il rito abbreviato e quindi con lo sconto di un terzo della pena. Il suo giovane discepolo Giovanni Chiaramonte a quattro anni. Così ha deciso il gup di Treviso per i due, accusati di sostituzione di persona, falsità materiale e indebito utilizzo di carte di credito. La condanna è arrivata per fatti commessi a Treviso, per i quali erano anche stati in cella. Ma tra le persone a cui i due si erano sostituiti successivamente alla scarcerazione c’è anche Alvise Maniero, ex sindaco di Mira e da marzo scorso deputato pentastellato. Con le generalità del politico, Ramunni e Chiaramonte avevano prodotto un documento “targato” Stato della Città del Vaticano e firmato (fintamente) dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone. Il documento prodotto dal “campione mondiale delle truffe” non poteva che essere un tarocco, opera dell’ingegno di Ramunni e del suo presunto complice. Con il documento di Alvise Maniero, i due, che si erano presentati in un negozio Wind a Genova, avevano anche cercato di modificare il piano telefonico dell’onorevole mirese, inserendo tra i numeri a carico di Maniero anche quello di Ramunni.
La coppia era stata arrestata a gennaio dai carabinieri di Vedelago, nel Trevigiano, che avevano scoperto come i due si spacciassero per diplomatici del Vaticano e fossero in grado di produrre documenti tarocchi secondo le necessità. Erano rimasti in carcere tre mesi, fino a quando il giudice Angelo Mascolo aveva deciso di scarcerarli, ritenendo che bastasse l’obbligo di firma a Milano. Appena usciti di cella, tuttavia, i due avevano continuato nella loro carriera di truffatori. Si erano spostati in un Internet point a Padova dove avevano generato quattro documenti falsi dello Stato Vaticano, tra cui appunto quello con le generalità di Maniero. Poi si erano spostati a Genova. Sulle loro tracce, l’inviato delle Iene che era riuscito a rintracciare Ramunni e Chiaramonte nei vicoli del capoluogo ligure. «Sono un truffatore, lo confermo. Quante truffe ho fatto nella mia vita? Non sono in grado di quantificarle: duecento, trecento...», aveva detto Ramunni davanti alla telecamera. Poi erano arrivati i carabinieri che avevano arrestato la coppia. —
Rubina Bon. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
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