«Dieci buoni motivi per le strisce blu»

MIRA Il Comune di Mira passa al contrattacco, e dopo giorni di proteste per l’instaurazione delle strisce blu decide di spiegare a commercianti e ai residenti con volantini ad hoc i 10 buoni motivi...

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Il Comune di Mira passa al contrattacco, e dopo giorni di proteste per l’instaurazione delle strisce blu decide di spiegare a commercianti e ai residenti con volantini ad hoc i 10 buoni motivi della decisione. Il volantino co-firmato dagli assessori Stefano Lorenzin ed Enzo De Lorenzi va nel dettaglio. «Il primo motivo - spiegano è che Le soste nelle strisce blu non sono obbligatorie; chi vuole trova spazio libero nelle vicinanze di ogni area a pagamento: a Mira in Via Naritti 80 posti; a Oriago in Via Monte Cesen 60 posti; a Piazza vecchia in via Volontari della Libertà e altre limitrofe 53 posti; lungo la SR 11 20 posti». Viene considerata anche la posizione di alcuni commercianti che hanno diritto di usufruire di commercio e servizi senza inutili perdite di tempo (secondo motivo). Il terzo motivo citato è che il servizio offre una rotazione dei parcheggi, inoltre (quarto motivo) davanti ai panifici i posti sono liberi e per piccole soste lì non c’è sanzione. Gli assessori passano ai prezzi ( quinto motivo): «La tariffa è la più bassa della provincia – spiegano- e risolvendo il problema della sosta non regolamentata evita il pagamento di multe ben più onerose (minimo 38 euro)». C’è poi il sesto: «Dire che occorre vigilare sulle soste con l’introduzione di soste a tempo disciplinate con disco orario significa non sapere che con 11 vigili urbani per tutto il territorio comunale questo non è possibile» . E ancora: «Il parcheggio a pagamento non incide sulle tasche di tutti ( settimo motivo) ma di chi sceglie questa forma di sosta. In un momento come questo è preferibile prevedere delle entrate, anche se limitate, dai parcheggi piuttosto che ridurre servizi fondamentali». Gli ultimi tre: «il parcheggio a pagamento, garantisce un posto sempre libero»; «Tra i compiti del Comune c’è la regolamentazione delle aree di sosta». Infine un’apertura: «Il servizio si può anche ottimizzare con delle fasce orarie libere». Il Comune poi si difende dicendo che la scelta è il contrario di quella fatta dai Comuni che hanno deciso di fare cassa con le multe.(a.ab.)

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