Dieci anni di outlet, si cambia Bricola al posto di Biancato

Noventa
Cambio della guardia al Noventa Designer Outlet. Dopo dieci anni alla guida del tempio della moda, lascia la direzione Enrico Biancato, il top manager che ha seguito fin dall’inaugurazione la crescita della struttura noventana.
Biancato andrà a dirigere un altro outlet del gruppo McArthurGlen, quello di Castel Romano. Alla guida del Noventa Designer Outlet arriva Daniela Bricola, la general manager che finora ha guidato l’outlet di Serravalle, il più grande d’Europa, posizionato tra Milano e Genova.
L’avvicendamento è stato ufficializzato ieri in una conferenza stampa, che è stata l’occasione per tracciare un bilancio dei primi dieci anni di vita dell’outlet di Noventa.
A breve la struttura sarà interessata da un nuovo ampliamento, anche se di modeste dimensioni: circa 3 mila metri quadrati di superficie di vendita in più, che si aggiungeranno ai 160 negozi su 32 mila mq già esistenti. Intanto venerdì aprirà il rinnovato negozio di Gucci, in un nuovo spazio più ampio e lussuoso.
«Segno che i nostri investitori credono in questo progetto e vogliono continuare a investire», ha commentato Biancato, «se guardo a questi dieci anni, dico che sono volati. Quando abbiamo aperto nel 2008, avevamo 18 negozi e un microfood che vendeva pizze al taglio. Eravamo l’unico outlet in Italia che non poteva tenere aperto la domenica. Quando incontravamo i responsabili dei marchi o delle associazioni di categoria, era difficile convincerli di quello che l’outlet poteva diventare. E che adesso è diventato: un polo di attrazione per i turisti e un generatore di interesse per un territorio. Un po’ anche grazie a noi, Noventa non è più uno tra gli ottomila Comuni d’Italia più o meno conosciuti. Ha assunto una sua identità, commerciale e turistica. Non è la Noventa di dieci anni, dove si transitava solo per prendere l’autostrada». A parlare sono i numeri.
In questi anni sono stati 170 i negozi che si sono alternati nella struttura, con l’arrivo sul territorio di marchi del lusso come Fendi o Prada.
Nell’outlet lavorano 1.267 dipendenti, 75 fornitori e un’ottantina di persone nell’indotto. Dal 2012 a oggi sono state 1.363 le ore di formazione professionale erogate ai giovani lavoratori. Come rivelano i dati del «tax refund», l’impatto turistico è mondiale, con arrivi da Paesi extra Unione Europea come Russia, Cina, Corea, Ucraina e Serbia. Ma l’outlet è stato anche un catalizzatore di eventi. Dal 2009 al 2016 si sono svolti oltre 30 concerti (con nomi del calibro di Dionne Warwick), che da soli hanno generato circa 130 mila spettatori.
«La nostra missione non è solo vendere, ma anche offrire un momento di svago. È stato un investimento sull’intrattenimento», ha aggiunto Biancato, «abbiamo smesso con i concerti, quando ci siamo resi conto che ormai lo facevano tutti. Ci piace essere originali e testare cose nuove. Per questo, negli anni, abbiamo stretto importanti sponsorizzazioni nel mondo dello sport, ma anche della cultura. Penso alla partnership con il Teatro La Fenice». «Daremo continuità ai progetti che sono nati con Biancato», ha concluso la nuova direttrice Daniela Bricola, «li svilupperemo, per fare in modo che arrivino alla fine e siano progetti di successo». —
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