Dichiarazione infedele De Vecchi sotto accusa
Una deduzione di passività irregolare per un milione 650mila euro legata al modello unico 2011 relativo all’anno 2010 per la società Interporto che avrebbe consentito alla stessa società di evadere l’...

MARGHERA 24/04/2003 VIA DELL'ELETTRICITA' N 21 CENTRO INTERMODALE ADRIATICO SPA intervista a EUGENIO DE VECCHI AMMINISTRATORE DELEGATO INTERPORTO (C) BERTOLIN M. richiesto da FAVARATO MARGHERA VIA DELL_ELETTRICITA_ N°21 CENTRO INTERMODALE ADRIATICO SPA INTERVISTA A EUGENIO DE VECCHI
Una deduzione di passività irregolare per un milione 650mila euro legata al modello unico 2011 relativo all’anno 2010 per la società Interporto che avrebbe consentito alla stessa società di evadere l’imposta sul reddito per 447mila euro. Questa l’accusa di cui deve rispondere Eugenio De Vecchi, 53 anni, residente a Martellago, in qualità di amministratore al tempo dell’Interporto. Il processo, davanti al giudice monocratico Fabio Moretti, è entrato ieri nel vivo del dibattimento. A De Vecchi viene contestata la dichiarazione infedele prevista dall’articolo 4 della legge 74 del 2000 sui reati tributari.
Nel corso dell’udienza di ieri, il difensore dell’imputato, l’avvocato Vincenzo Di Stasi, ha depositato un elaborato firmato dallo stesso consulente fiscale che a suo tempo aveva redatto la dichiarazione dei redditi nella società, nella quale si chiarisce come la normativa preveda che le deduzioni possano essere possibili entro certi limiti. Tra le eccezioni alle limitazioni ci sono appunto le società di Interporto. E questo renderebbe insussistente, secondo la tesi difensiva, ogni accusa a carico di De Vecchi.
Il giudice Moretti si è riservato di studiare l’elaborato depositato dalla difesa dell’imputato ed eventualmente sentire il professionista nella prossima udienza per eventuali chiarimenti. Il procedimento è stato rinviato al 15 gennaio, quando dovrebbero essere sentiti i testimoni della difesa, qualora il giudice lo ritenga necessario.
Nell’udienza di ieri ha parlato una funzionaria dell’Agenzia delle Entrate che ha ricostruito la genesi dell’accertamento. Le indagini a carico dell’amministratore dell’Interporto nascevano proprio da una verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate sulla correttezza delle deduzioni.
Rubina Bon
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