D’Este e Tezzat, ricorso e stop alla voga

«La scorrettezza c’era. Ma la squalifica è stato un provvedimento che non ci meritavamo. Faremo ricorso, ma ho perso la voglia di vogare». Giampaolo D’Este ha interrotto domenica la sua Regata Storica a metà. Squalificato dai giudici perché il suo poppiere Ivo Redolfi Tezzat ha stretto sotto riva, poco prima di San Silvestro, il gondolino viola dei Vignotto, poi risultati vincitori. D’Este e Tezzat hanno annunciato ricorso contro la decisione. Ma un ribaltamento del giudizio del campo sembra difficile, viste le immagini molto chiare che documentano il momento dell’impatto. I giudici hanno prima richiamato l’equipaggio dell’arancio, poi lo hanno diffidato. E dopo qualche secondo, per il ripetersi della scorrettezza, hanno deciso la squalifica. D’Este ha continuato a vogare e si è fermato solo dopo qualche minuto, imprecando contro il giudice Rossano Gorin. «Sì è vero, ho detto qualche parola», si sfoga D’Este, «perché credo che non dovevamo essere squalificati. Ci siamo allenati tutto l’anno e nel 2004 quando i Vignotto ci strinsero a San Marcuola per loro non scattò la squalifica». Per D’Este è la seconda squalifica in Storica. Fuori gara anche nel 2010, sempre per una manovra ritenuta scorretta.
Ieri D’Este si è sportivamente presentato al tradizionale pranzo dei bandierati, che da sempre si svolge alla trattoria «Alla Madonna» di Rialto. Occasione per i commenti del giorno dopo. Felici i Vignotto. Rudi e Igor con la vittoria di ieri sono arrivati a quota 13 bandiere rosse nei gondolini. A una sola lunghezza dal record di Ciaci, Strigheta e Bepi Fongher. «Per fortuna stavolta i giudici hanno fatto rispettare le regole», dice Igor, «sono stati scorretti perché ci hanno portato sotto riva, addosso alle barche. Non avevo più acqua per vogare». Dalle immagini della diretta tv del Tg2 si vede chiaramente come il gondolini arancio dopo la curva di Ca’ Foscari punti alla riva sinistra per tenere la posizione e tenere a bada gli avversari in rimonta. Ma a un certo punto lo si vede stringere, quando è in vantaggio di meno di mezza barca. Manovra vietata dal regolamento e punita dalla giuria, che è intervenuta.
Adesso si attende l’esito del ricorso. A carico di D’Este potrebbero arrivare altri provvedimenti per insulti alla giuria. «Ivo non vuole più vogare», dice D’Este, «io non ci sarò a Burano. Non so se vogherò ancora, non ho voglia di ricominciare. Mi darò all’equitazione. Se trovo un cavallo abbastanza robusto». Polemiche e festeggiamenti del dopo regata. Per le donne pranzo di rito offerto ai Do Forni da Eligio Paties. Felice le giovani vincitrici Valentina Tosi e Giorgia Ragazzi, quest’ultima adesso a quota sei vittorie. Un po’ delusa Luisella Schiavon, che si è dovuta accontentare del secondo posto. Felice però per la vittoria del marito Rudi e del figlio Mattia nei giovanissimi. Festa anche in casa dei campioni della caorlina di Jesolo. Che hanno conquistato la terza vittoria consecutiva superando il marron di Malcontenta. Ottima l’organizzazione di Vela e dell’Ufficio regate.
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