D’Este e i Vignotto saltano la sfida di Burano

Grande spettacolo. Regata dei gondolini al fotofinish, record di spettatori e anche di ascolti per la diretta Rai del Tg2, che sfiora i 700 mila spettatori. «Una manifestazione che conferma il suo grande appeal non soltanto tra i veneziani», commenta Piero Rosa Salva, presidente di Vela, la società del Comune che ha organizzato l’evento. Tutto è andato liscio, grazie al grande impegno del direttore Fabrizio Doria e del responsabile dell’Ufficio regate Fulvio Pellegatta. Tempi rispettati, «incroci» tra barche garantiti nonostante la presenza in acqua, domenica pomeriggio, di quasi duecento imbarcazioni. Nei gondolini sono arrivati due richiami, al verde di D’Este e Tezzat e all’arancio dei Vignotto. E domenica 21 alla regata di Burano i due equipaggi non ci saranno. Igor e Ivo dovranno scontare la somma di richiami già avuti.
Come da tradizione, fa discutere il risultato della regata dei campioni. I due gondolini verde e arancio, con a bordo gli eterni rivali SuperD’Este e Vignotto, si sono dati battaglia per tutti gli otto chilometri del percorso. Alla fine ha vinto il verde per soli 12 centesimi, poco più di 30 centimetri. Un niente. Come era successo lo scorso anno per i Vignotto.
Igor mugugna perché gli avversari lo avrebbero stretto. Rudi protesta perché il suo collega poppiere Ivo Tezzat «gli andava sul remo». «Fanno così perché hanno perso», rispondono i due vincitori. Atmosfera comunque serena ieri alla trattoria «Alla Madonna», a Rialto, «dove i bandierati si ritrovano da sempre per parlare della regata. Una tradizione di famiglia che Lucio Rado mantiene in vita ospitando i regatanti. Stessa tradizione, più recente, anche per le donne, che ieri hanno festeggiato le bandiere e la splendida regata al ristorante Do Forni di Eligio Paties. Con loro Benito Vignotto, zio dei campioni di Sant’Erasmo ma soprattutto inventore della nuova regata delle donne, ripristinata nel 1977.
C’erano le vincitrici Valentina Tosi e Debora Scarpa. Bandiera rossa a sorpresa. Delusione tra le favoritissime Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi. Che per la verità non sono mai state veramente in gara. «Giornata storta», commentano. Luisella anche il secondo posto (in Regata Storica equivale a una sconfitta, dicono i campioni») di suo marito Rudi e Igor, beffati da D’Este ai fotofinish.
Ma anche il quarto posto del giovanissimo Mattia, figlio dei due campioni. Partito in testa, poi risucchiato in gara dai compagni più esperti. C’è anche chi fa festa. Come i fratelli Roberto e Renato Busetto, felici per la loro seconda bandiera verde in due anni. Un terzo posto meritatissimo. Ma anche Luca Ballarin e Fabio Donà. Due anni fa potevano vincere, se non fossero stati speronati dalla giuria che osservava le solite scintille tra Tezzat e Vignotto. Un brindisi anche per i delusi: Bertoldini e Vianello (solo settimi) e Giuliano Pagan, ottavo. Si pensa già a Burano, e oggi si sprono le iscrizioni. Senza Vignotto e D’Este la bandiera rossa è più vicina.(a.v.)
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