Dekleva accusato anche per falsa denuncia
Oltre che per omicidio volontario e soppressione di cadavere, Renzo Dekleva, il marito di Lucia Manca accusato di averla uccisa e di aver trasportato e nascosto il suo cadavere da Marcon a Cogollo del Cengio, dovrà rispondere anche di falso per la denuncia di scomparsa che pochi giorni dopo l’omicidio aveva presentato ai carabinieri. Ieri, il pubblico ministero di Venezia Francesca Crupi, oltre ad aver firmato il nulla osta per la restituzione dei poveri resti della donna in modo che i parenti possano celebrare il funerale (si terrà a Milano), ha depositato l’intera documentazione dell’inchiesta, mettendola a disposizione degli avvocati della difesa e di quelli di parte civile. E il capo d’imputazione formulato dal magistrato prevede anche il reato di falso per quella denuncia fasullo: il marito, in quel modo, voleva depistare gli inquirenti, voleva far credere che la moglie la mattina del 7 luglio dello scorso anno fosse uscita normalmente come ogni mattina per recarsi al lavoro.
C’è un testimone (un giovane di Marcon), invece, che ai carabinieri ha riferito di non aver visto quella mattina Lucia Manca, mentre tutte le mattine precedenti l’aveva incontrata alla fermata dell’autobus. Non c’era perché la sera precedente, secondo l’accusa, era stata uccisa in casa dal marito, che l’aveva soffocata tre le 20,20 e le 21,30 e aveva poi trasportato il cadavere nel bagagliaio della sua auto fino a Cogollo del Cengio, dove tre mesi dopo è stato ritrovato il cadavere in stato di avanzata decomposizione. Tanto, che i tre periti nominati dal giudice delle indagini preliminari Michele Medici non hanno potuto stabilire le cause del decesso, trovando soltanto una microfrattura della vertebra alla base del collo. Una lesione che potrebbe essere stata provocata immediatamente prima della morte o immediatamente dopo il decesso, hanno scritto.
Dal momento della notifica, gli avvocati delle parti avranno venti giorni di tempo per acquisire tutti gli atti, quando il pm chiederà il rinvio a giudizio e i faldoni dell’inchiesta finiranno al giudice dell’udienza preliminare Andrea Odardo Comez. Probabilmente il magistrato fisserà l’udienza la seconda settimana di gennaio in modo da firmare il rinvio a giudizio, se deciderà per questo, prima che scada il termine della custodia cautelare per Dekleva. L’uomo è stato arrestato il 31 gennaio scorso e per l’omicidio la carcerazione preventiva per l’omicidio non può superare i 12 mesi.(g.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia