Dario Calimani finisce nella black-list

VENEZIA. Una risata, perché non resta altro. Una risata di Dario Calimani, docente universitario a Ca’ Foscari, ebreo, che per l’ennesima volta vede il suo nome inserito in una “black-list” di “pericolosi informatori del Mossad”. Lista compilata nel 2001 dal sito nazista “Storm Front” e ora disseminata in rete da una presunta associazione “Radio Islam”. «Non resta l’ironia e una risata pensando che il Mossad possa servirsi di uno come me per raccogliere le sue informazioni. L’ironia va bene fino a quando si ragiona su questo aspetto. Resta il fatto che si tratta di puro antisemitismo il compilare queste liste, il raccontare che il nemico è in casa, nelle Università e che raccoglie informazioni per darle a dei nemici», sottolinea Dario Calimani.
È di ieri la notizia che la Procura di Roma ha aperto un fascicolo in relazione alla diffusione di una lista di personalità di religione ebraica apparso sul sito Radio Islam. Minaccia e diffamazione, con l’aggravante dell’odio razziale, i reati ipotizzati, per il momento contro ignoti. Gli accertamenti sono stati delegati alla Polizia postale e non è escluso che a breve il sito possa essere oscurato. Sul web compaiono i nomi in una lista finita “degli ebrei influenti in Italia” di imprenditori, intellettuali e giornalisti, oltre a una serie di documenti sul “potere ebraico” in Italia.
«È una lista che se la stanno passando siti nazisti e islamisti. Il primo a pubblicarla è stato oscurato. Ora fa sorridere pensare che, oscurato anche questo, la lista si fermi e non navighi più in rete. Ci vuole ben altro per fermare questa cultura. La cultura antisemita è più diffusa di quanto noi pensiamo. E se fa ridere immaginare che in mezzo a quei nomi c’è qualcuno che lavora per il Mossad, ricordo che nella vita c’è chi crede alle scie chimiche e che Israele finanzi l’Is, quindi c’è sempre qualcuno su cui fare presa. Di conseguenza i rischi sono molto elevati per le persone. Io rido perché non resta altro che l’ironia contro l’odio verso gli ebrei. Un odio secolare che certamente la chiusura di un sito non fermerà, anche se naturalmente questa propaganda va bloccata».
Nella prima pagina del sito compare un link con la scritta “lista degli ebrei influenti in Italia”. Cliccando si arriva ad un elenco che comprende giornalisti, imprenditori e intellettuali “di origine ebraica”. Il tutto accessibile dal sito Radio Islam. Radio Islam, sul sito, si presenta come una «associazione apolitica, che agisce per promuovere maggiori e migliori relazioni tra l'occidente e il mondo arabo islamico». E ancora: «Radio Islam», si legge nel sito, «è contro tutti i tipi e forme di razzismo e perciò è contro il razzismo ebraico verso i non-ebrei e gli obiettivi del sionismo internazionale».
Tra i documenti accessibili agli internauti anche una serie di articoli sul “potere ebraico” e sul “revisionismo”. Ampio spazio è dedicato ai nomi di quelli che, a suo dire, rappresentano il “monopolio ebraico nei mass media in Italia”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia