Danni per oltre centomila euro stabilimento balneare distrutto
Sottomarina. I proprietari del Sand ancora scossi per le conseguenze del maltempo di domenica «È la seconda volta che succede nel giro di tre anni, volava via tutto, disgrazia evitata solo per caso»

SOTTOMARINA. «Per fortuna in quel momento tutti si trovavano all’interno del ristorante, altrimenti sarebbe capitata di sicuro qualche disgrazia».
A parlare è Micol Albertoni, titolare dello stabilimento balneare Sand, il lido più danneggiato dal nubifragio di domenica. La conta dei danni non è ancora finita, ma da una prima stima non sarebbero lontani dai 100. 000 euro del disastro di due anni fa. Molto più ridotti i danni in altri stabilimenti che hanno perso qualche ombrellone e qualche capanna, divelti dalla furia del vento. L’acquazzone violento, accompagnato da un downburst (raffiche di vento lineari che si formano con l’arrivo di una colonna d’aria fredda improvvisa), si è abbattuto sulla costa poco dopo le 13. Prima solo pioggia, poi all’improvviso le raffiche di vento. «Solo per una contingenza nessuno si è fatto male», racconta la titolare del Sand, «tutti erano dentro al ristorante in quel momento. Erano le 13. 30, abbiamo visto prima tutto bianco e poi ombrelloni che volavano da tutte le parti. Sono usciti dal magazzino e si sono sparsi in mezzo alla spiaggia. Nella zona aperitivo è volata via una capanna che si è schiantata contro la consolle dei dj che è andata completamente distrutta, casse, luci e schermi, esattamente come due anni fa. Dalla terrazza sono volati via due gazebo, uno è finito contro i bagni e uno contro il chiosco. Alcune sedie e lettini sono spariti, pensiamo siano finiti in mare come due anni fa». I titolari si sono rimboccati le maniche subito, ieri hanno riaperto la normale attività giornaliera e stanno cercando di ripristinare gli impianti per le feste del weekend. «Abbiamo meno lettini e meno ombrelloni da affittare ovviamente», spiega la Albertoni, «alcuni clienti sono rimasti senza capanna e li abbiamo temporaneamente spostati. Siamo ripartiti subito, pian piano ricompreremo quello che è andato rotto e se non riusciamo per un po’faremo senza. Quello che ci fa più male è che stiamo davvero facendo di tutto per offrire un servizio giornaliero di alta qualità, abbiamo investito molto e in un attimo tutto è sparito. Due disastri in tre anni sono un prezzo un po’ troppo alto… Non sappiamo ancora nel dettaglio i danni subiti, ma non sembrano molto diversi da due anni fa quando il disastro ci è costato 100. 000 euro, solo in parte risarcito dall’assicurazione». A pochi metri dal Sand è volato via un tendone del locale Caraibi finito in Lungomare e un’insegna pubblicitaria si è in parte divelta. Negli altri punti dell’arenile i danni sono stati decisamente minori. «In alcuni stabilimenti sono volati via lettini e ombrelloni», spiega Fabrizio Boscolo Nale, presidente di Gebis, «qualche capanna è stata sollevata e rovesciata dal vento, ma se teniamo conto di quello che poteva succedere diciamo che è andata bene. Tutto è già stato ripristinato».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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