Danneggiamento, l'ex vicesindaco di Chioggia condannata dal tribunale

Danni per 224 mila euro perché la società di Gina Tiozzo Semolante si era portata a casa docce e lavandini dopo lo sfratto
Venezia, 18.10.2005.- Protesta vongolari, bloccato il traffico per tre ore in Canal Grande.- Nella foto: Gina Tiozzo Semolante.- Interpress/Iannuzzi
Venezia, 18.10.2005.- Protesta vongolari, bloccato il traffico per tre ore in Canal Grande.- Nella foto: Gina Tiozzo Semolante.- Interpress/Iannuzzi

CHIOGGIA. Dopo lo sfratto se n’erano andati smontando arredi e igienici. Porte, lampade e sanitari, perfino i fili elettrici. Sostenevano che «era roba e avevano diritto di portarsela via. Ma il giudice del Tribunale civile Giulia Paolini ha adesso riconosciuto il danneggiamento. E li ha condannati al risarcimento di 224 mila euro più 18 mila di spese processuali. Con un processo penale che va avanti per il reato di appropriazione indebita.

Storia che ricorda un po’ quella del 2014, dopo lo sfratto dell’ex presidente Giancarlo Galan, coinvolto e condannato per lo scandalo Mose, dalla sua villa sequestrata. Che coinvolge adesso l’ex vicesindaco leghista di Chioggia, Gina Tiozzo Semolante, nella sua qualità di legale rappresentante della società 4N.

Vicenda che andava avanti anch’essa dal 2014. Quando i proprietari di un edificio in campo Santa Margherita a Venezia, adibito ad affittacamere, decidono di denunciare i locatari dopo averli sfrattati. Dal 2002 il luogo è stato trasformato in locazione turistica. Prima dalla società Matir srl, che ne ha ceduto dopo qualche anno la gestione alla società dell’ex vicesindaco Gina Tiozzo.

Le condizioni dell’immobile dopo il rilascio vengono definite disastrose. La famiglia dei proprietari si rivolge all’avvocato veneziano Alvise Davanzo, comincia la causa. Anche il perito del Tribunale conferma: non si è trattato di trasloco, ma di danneggiamento. Con la rimozione delle murature, dei lavandini e dei piatti doccia. Insomma un danno che adesso le società che gestivano l’affittacamere, al civico 3677 di Dorsoduro, dovranno risarcire. Perché il giudice ha ritenuto che le responsabilità vadano estese a entrambe le aziende locatarie. C’è anche uno strascico penale. Il reato di danneggiamento è stato depenalizzato qualche anno fa dal governo Renzi, restano però quelli di appropriazione indebita .

Così di fronte alla proposta del pm di archiviare la vicenda, l’avvocato ha fatto ricorso. E il gip Barbara Lancieri gli ha dato ragione.

Adesso l’ex vicesindaco Gina Tiozzo, che gestiva attività turistiche al di fuori del suo comune, ne dovrà rispondere anche in sede penale. «Siamo soddisfatti, giustizia è fatta», commenta il legale, «per convincere il giudice abbiamo esibito in udienza le foto dell’edificio prima e dopo l’uscita degli inquilini. E anche quelle della vicenda dell’ex presidente Galan e della sua villa». 


 

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