Dalle ceneri del tornado rinasce il Centro medico

PIANIGA. È rinato dalle ceneri del tornado dell’ex “Poliambulatorio Plinio” ora “Centro medico Viola” che si trova in via Monte Verena a Cazzago di Pianiga. Il centro riaperto ieri è stato inaugurato sabato scorso durante la “notte bianca”, alla presenza di 500 persone e tanto entusiasmo. «A 2 anni dal disastroso passaggio del tornado», spiegano i medici del poliambulatorio, «che nel luglio 2015 fece ingenti danni in Riviera del Brenta scoperchiando anche l’allora poliambulatorio “Plinio” di Cazzago di Pianiga, grazie all’impegno e ai sacrifici economici di imprenditori del territorio riprende vita la struttura medica, con un nuovo nome e un nuovo marchio, “Centro medico Viola”». L’evento si è tenuto il giorno della “notte bianca”, molti i partecipanti che non hanno voluto mancare.
Per il brindisi inaugurale, sono intervenute le autorità: il taglio del nastro è stato fatto da parte del sindaco di Pianiga Massimo Calzavara e c’è stata la benedizione di Don Davide Zeffin, parroco di Cazzago. Il nuovo Centro è una struttura di circa 500 metri quadrati di area medica con 10 ambulatori e 30 medici specialisti che saranno a disposizione dei cittadini per visite e cure specialistiche.
Sono in programma anche diverse attività nell’ambito sociale, oltre a numerose iniziative innovative, come il progetto “Smart children”, il primo centro medico in zona a misura dei più piccoli, con area accoglienza e ambulatorio dedicato esclusivamente ai bambini con medici competenti.
Inoltre, all’interno del nuovo Centro medico viola, unico nella zona della Riviera del Brenta, sarà operativo un tecnologico e innovativo ambulatorio chirurgico. «Questo risultato», spiega il sindaco del paese Massimo Calzavara, «che porta alla riapertura del centro medico della frazione di Cazzago, ci inorgoglisce molto. Sta a significare che sacrificio e capacità professionali, sono doti che fanno superare ai nostri concittadini, anche le avversità più dure come quelle causate dal calamità naturali quali il tornado del luglio del 2015.
Alessandro Abbadir
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