Dalla Gran Bretagna per vedere l’orologio più antico del mondo

CHIOGGIA. La Gran Bretagna omaggia Chioggia. Cinque esperti di fama mondiale sono arrivati ieri in città per vedere dal vivo l’orologio da torre più antico del mondo, realizzato dalla famiglia Dondi e custodito nel campanile di Sant’Andrea. La delegazione, guidata dall’ingegnere Marisa Addomine, presidente del Registro italiano orologi da torre, è arrivata alle 10.15 a Vigo in motoscafo ed è stata accolta dal sindaco Alessandro Ferro e dall’assessore alla Cultura Isabella Penzo. La pioggia battente non ha minimamente scalfito l’entusiasmo dei cinque studiosi britannici che, anzi, hanno subito commentato con qualche battuta il clima molto familiare. Dal motoscafo sono scesi James Nye, presidente dell’Antiquarian horological society e alto dignitario della Clockmakers’ Company; Jon Betts, consulente per l’orologeria del National Trust britannico, l’ente che supervisiona tutto il patrimonio artistico e culturale della nazione ed ex direttore della collezione dell’Osservatorio di Greenwich; David Rooney, conservatore del Science Museum di Londra; Richard Stenning, direttore della Frodsham, la casa di produzione di orologi britannica di altissima qualità, fornitrice della Casa reale; Keith Scobie-Youngs, restauratore degli orologi monumentali della Corona, attualmente impegnato nel progetto di restauro del Big Ben.
In abbigliamento casual e quasi tutti senza ombrello i cinque esperti sono stati ricevuti per un breve saluto e lo scambio di doni con le autorità locali nella hall dell’hotel Grande Italia. Da lì si sono diretti alla scuola elementare Gregorutti dove è custodita una copia, semplificata, dell’orologio del Dondi, realizzata dal gruppo di studio locale e montata dagli alunni. Alla delegazione è stata riservata un’accoglienza formale e festosa allo stesso tempo. La terza classe della sezione musicale della scuola media Pellico ha suonato l’inno nazionale inglese e a seguire quello italiano. Subito dopo la scena è invece passata ai più piccoli alunni della Gregorutti che hanno accolto gli studiosi cantando “We are the world” e poi rappresentando alcune scenette, in inglese, sul tempo e sulle funzioni degli orologi.
«È per noi un onore enorme avere in città questi cinque esperti mondiali di orologistica», spiega il sindaco, «le nostre potenzialità e le nostre ricchezze culturali sono spesso più note o più apprezzate fuori che in città. L’orologio di Sant’Andrea ne è un esempio. È un’unicità della nostra città perché è l’esemplare più antico al mondo e dovrebbe essere un orgoglio per tutti noi chioggiotti. Questa visita ci conferma di un interesse mondiale per la nostra città e ne siamo lieti». Usciti dalla Gregorutti, gli studiosi si sono diretti, impazienti, alla torre di Sant’Andrea per vedere l’esemplare del Dondi che risale al 1386. Hanno risalito con trepidazione gli oltre cento scalini per arrivare al quinto piano del campanile dove è custodito il meccanismo. “Wonderful” è stata l’esclamazione più volte ripetuta dagli studiosi che hanno ammirato nei minimi dettagli i meccanismi che fanno funzionare l’orologio. «Hanno fortemente insistito per venire a Chioggia», racconta l’ingegner Addomine, «erano a Venezia per una vacanza e non hanno voluto farsi sfuggire questa occasione unica: vedere ciò che hanno conosciuto solo sui libri e che rappresenta il più antico esemplare del mondo. Sono rimasti pienamente soddisfatti dell’accoglienza della città e affascinati dall’orologio e dal museo che vi si è creato attorno».
Dall’alto gli esperti inglesi hanno potuto anche godere di una visione del centro storico, sconosciuta ai più.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia