Dal Mise 14,6 milioni per incentivare le imprese a insediarsi
Ci sono 14,6 milioni di euro per le aziende che vogliono investire nell’area di crisi industriale complessa nel Comune di Venezia: che vuol dire Porto Marghera ma anche ad esempio, le isole. L’impresa che si insedia potrà beneficiare di un contributo fino al 25 per cento dell’investimento da parte del Ministero dello Sviluppo economico.
Con questa carta in mano, Camera di commercio, Confindustria Venezia Rovigo e Autorità di sistema portuale hanno iniziato ieri sera un “viaggio” – seppur virtuale – per presentare le opportunità economiche dell’area industriale veneziana: dopo il collegamento con la comunità economica di Francoforte, nei prossimi mesi analoghe presentazioni saranno rivolte alle comunità economiche di New York e Dubai.
A sostegno dell’attrattiva del territorio, il roadshow ha messo in evidenza alcune caratteristiche dell’area. Crocevia di reti infrastrutturali europee, un sistema aeroportuale complesso ed efficiente, una portualità con grandi potenzialità, una rete ferroviaria di alta velocità. Tra i grandi gruppi insediati nell’area metropolitana, due esempi: Alkeemia ed Edison.
La prima possiede e gestisce uno stabilimento a Porto Marghera per la produzione di acido fluoridrico, intermedio per la produzione di fluoroderivati nel campo automotive, dell’elettronica, dell’agrochimica e del farmaceutico. Il direttore di stabilimento Fabrizio Caschili, nel corso del suo intervento, ha evidenziato che il sito partecipa a una piattaforma europea per la ricerca e lo sviluppo delle nuove produzioni di processi legati al fluoro, compresi quelli connessi all’industria delle batterie a ioni di Litio.
Edison, quale operatore responsabile leader della transizione energetica in Italia, ha un forte legame con il Veneto e partecipa attivamente alla vita economica e sociale della Regione. Thierry Di Maggio, Engineering Division di Edison, nella sua testimonianza ha messo in evidenza le preziose sinergie costruite negli anni con l’ecosistema imprenditoriale veneto. Un territorio sul quale la società continua a investire a Marghera Levante, dove ha aperto il cantiere per la realizzazione di un nuovo ciclo combinato di ultima generazione. «Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti», ha spiegato il presidente di Confindustria, Vincenzo Marinese, «dalla rivoluzione digitale, alla transizione ecologica, alla sempre più accentuata globalizzazione del mercato. Uno scenario che ci chiama ad adeguare la nostra politica industriale al nuovo contesto economico, ad allargare la visione ed affinare la strategia. Per questo vogliamo valorizzare lo scalo marittimo di Marghera e la vocazione interportuale del Polesine. L’area metropolitana di Venezia e Rovigo è destinata a diventare il naturale hub logistico non solo del Veneto ma anche di parte della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Tale sviluppo favorirà l’insediamento di attività legate alla trasformazione delle materie prime e alla manifattura in generale. Il nostro è un progetto ambizioso, che porterà vantaggio non solo al tessuto produttivo locale, ma anche all’economia dell’intera regione». —
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