Dal ’68 ai giorni nostri i 50 anni del “Bruno” tra didattica e ricordi

Il liceo scientifico festeggia il mezzo secolo di apertura Un libro con saggi e nomi degli studenti e un evento al Corso

MESTRE. Il liceo scientifico Giordano Bruno compie cinquant’anni. E per raccontarne la storia e il legame, profondo, con Mestre, ecco che ha preso forma, dopo mesi di lavoro, il libro dal titolo “Una città, una scuola”, che ospita saggi di ex studenti ed ex docenti sul legame tra il liceo scientifico di via Baglioni e la città. Si parte dagli inizi, da quel 1° ottobre 1968 quando il “Bruno” ha aperto le porte agli studenti: in precedenza era una sezione scientifica del liceo classico Franchetti. Ma nel 1966 le iscrizioni allo scientifico, che era sistemato nei locali, altrettanto importanti per Mestre, del patronato del Sacro Cuore di via Aleardi, erano arrivate a raddoppiare quelle del classico e nell’anno scolastico 1967-1968 si sono formate nove classi prime. Divenne un imperativo realizzare un nuovo istituto in via Baglioni, che oggi confina con lo Zuccante e il grande parco urbano dell’Albanese. E aprì i battenti nell’anno, difficile e inquieto, delle manifestazioni studentesche. Il ’68, insomma, è nel Dna del Bruno, il liceo protagonista negli anni di tante proteste e manifestazioni e di una attenzione, come si spiega nel libro, verso la città, la Porto Marghera operaia, il rapporto tra salute e lavoro, l’ecologia.



Dall’esperienza del “Bruno” nacquero altri licei scientifici, dal Morin della Gazzera a quello di Dolo. Il libro racconta anche la trasformazione urbanistica, del linguaggio. Altre parti raccontano le tantissime iniziative ideate in cinquant’anni di didattica e sperimentazione del Bruno. E poi ci sono i nomi di tutti gli studenti, anno per anno.

«Speriamo di non aver scordato nessuno perché il lavoro è stato davvero imponente», ricorda la vicepreside Marisa Gruarin. L’attuale preside Roberto Gaudio ha presentato le iniziative del cinquantenario assieme al direttivo dell’associazione “Cinquantenario Liceo Bruno” di cui fanno parte Mario Sgobbi, Arcangelo Boldrin, il giornalista Giorgio Cecchetti (che ha curato la parte storica legata al ’68), l’ex preside Paola Franzoso, l’ex docente Gianni Torcinovich, la vicepreside Gruarin e la docente Enrica Semenzato.

Una serata evento si terrà il 9 novembre al teatro Corso di Mestre (inizio 20.45), con tanti ospiti, aperta a tutti gli ex studenti. Per festeggiare una scuola che ha fatto Mestre. —


 

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