Da Totò al leone, a Spinea la sfilata dei carri di Carnevale
Tra i carri, si distinguono per bellezza e grandezza un Totò riprodotto perfettamente e un leone (non si sa se come simbolo di Venezia o meno) che ruggisce in faccia ai passanti

Molta folla e un bel sole a baciare la giornata e la tradizionale sfilata dei carri a Spinea. Il temuto maltempo non è arrivato, e poco prima della partenza dei carri via Roma è già affollata di gente a riempire tutti gli spazi dietro le transenne.
Poco dopo le 15, la partenza da santa Bertilla della ventina d grandi carri, accompagnati dalla musica e dal ballo delle associazioni, dei gruppi sportivi e delle scuole di danza della città, tutti in maschera e coloratissimi.
Tra i carri, si distinguono per bellezza e grandezza un Totò riprodotto perfettamente e un leone (non si sa se come simbolo di Venezia o meno) che ruggisce in faccia ai passanti. Gli applausi maggiori, però, come di consueto vanno ai carri più piccoli, quelli realizzati "in proprio" dalle associazioni locali e dalle scuole con l'intervento diretto dei più piccoli.
La sfilata scorre tranquilla con la folla che resta su tutto il percorso, approfittando anche dei negozi aperti e a loro volta addobbati a tema, e quasi non si sente nemmeno la mancanza dell'arrivo e della sosta consueta in piazza Fermi, dove causa lavori di riqualificazione urbana non è stata possibile allestire la festa finale ma solo il disallestimento dei carri stessi.
Poco male: dalla chiesa di santa Bertilla fino a quella dei santi Vito e Modesto, via Roma è una unica grande festa ambulante. Oltretutto, corretta e pulita: alle 17.30 circa la sfilata termina e in poco più di un'ora gli addetti terminano la sistemazione della strada e riaprono anche in anticipo il traffico.
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