Da edificio militare a casa a sei piani Venduta all’asta la Torre telemetrica

Realizzata a inizio ’900, coordinava le batterie dell’isola Abbandonata da tempo, ora un privato vuole ristrutturarla

lido. Nata come strumento difensivo di avvistamento a inizio ’900, diventata edificio popolare per famiglie intere prima di cadere abbandonata e umiliata da lavori di ristrutturazione mai terminati. Ora, venduta all’asta, la Torre Telemetrica in lungomare Marconi 91, al Lido, guarda di nuovo al futuro.

Il 19 dicembre, infatti, A.F. si è aggiudicato l’immobile per 210 mila euro. «È sempre stato un pallino di famiglia essere proprietari di un edificio storico», confida l’imprenditore. Se la precedente gestione, Alfa Green, puntava a realizzarci due appartamenti a scopo recettivo, ora la torre diventerà un appartamento privato. L’unico in tutta Venezia, si può dire, ricavato all’interno di una vera e propria torre. La casa, infatti, sarà realizzata su sei piani, ciascuno da 20 metri quadri.

Dall’ingresso al piano terra, secondo i piani dell’acquirente, si accederà a un piano intero dedicato alla cucina, poi un soggiorno. Le scale collegheranno uno studio privato, due camere da letto e il tetto, vista Mar Adriatico. Ciascuna stanza richiamerà un aspetto legato alla tradizione veneziana: un piano sarà dedicato al merletto di Burano, un altro invece al vetro di Murano. «Sono un appassionato della laguna, cercherò di mantenere le caratteristiche della nostra città», spiega ancora l’imprenditore.

Salvo imprevisti, i lavori di ristrutturazione (per un totale di oltre 400 mila euro) saranno terminati a giugno 2019. La Torre Telemetrica del lungomare ha due gemelle e una funzione militare antica e legata a doppia mandata alla difesa della laguna. A partire dalla Triplice Alleanza, patto militare difensivo stipulato il 20 maggio 1882 a Vienna dagli imperi di Germania e Austria-Ungheria e dal Regno d'Italia, anche Venezia inizia a fortificare le sue difese marittime. Ai forti risalenti alla Serenissima, si aggiunsero le batterie (Santa Maria Elisabetta, Ca’ Bianca, Terre Perse, Malamocco, San Leonardo, Pellestrina). All’interno dei bunker, gli obici pronti a far fuoco sulle navi nemiche in avvicinamento. Già, ma chi indicava distanza e direzione? Proprio le Torri Telemetriche. Così, tra il 1905 e il 1910, solo al Lido se ne realizzano sette. Grazie al calcolo trigonometrico, il loro compito era proprio quello di fornire le coordinate precise dove far fuoco. Tra queste, la Torre Telemetrica in lungomare era al servizio della batteria Marcantonio Bragadin, all’altezza delle Quattro Fontane.

Alla fine dei due conflitti mondiali, le torri restano parte integrante del tessuto urbano lidense. La loro funzione, per fortuna, si modifica fino a ospitare appartamenti e famiglie.

Se oggi attrezzi arruginiti e assi in legno ne sprangano l’ingresso, dal prossimo anno diventerà l’unico apprtamento sulla laguna con sei piani e un affaccio sul mare. —

Eugenio Pendolini

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