Cyber attacchi alle aziende nel veneziano, colpita 1 su 5: tutti i dati

Tra phishing, ransomware e sistemi obsoleti, la vulnerabilità è accentuata da budget limitati e scarsa formazione. Il cybercrime in Veneto è aumentato del 64% dal 2019, causando danni economici stimati in 300 milioni di euro

Eugenio Pendolini
Cyber attacchi alle PMI nel Veneziano: oltre il 20% colpito, allarme sicurezza informatica
Cyber attacchi alle PMI nel Veneziano: oltre il 20% colpito, allarme sicurezza informatica

Un problema all’apparenza invisibile e che però ogni anno si fa sempre più grave. Gli attacchi hacker sono ormai diventati il pane quotidiano di molte piccole e medie imprese del territorio. Precisamente, più di una su cinque nel Veneziano, secondo il “Cyber Index PMI 2024” di Confindustria, ha subito almeno un attacco nell’ultimo anno e il 9% ha registrato una compromissione dei sistemi tra il 2020 e il 2023.

Questa vulnerabilità è spesso dovuta a budget ristretti, sistemi obsoleti e una mancanza di personale di sicurezza dedicato, oltre a una sottovalutazione del proprio appeal come bersaglio.

Le minacce si fanno sempre più complesse e pericolose. E possono assumere svariate forme. Il phishing è il metodo più comune per accedere alle reti delle piccole e medie imprese. Gli hacker, fingendosi dirigenti, fornitori o enti governativi, usano tecniche di ingegneria sociale per indurre i dipendenti a rivelare credenziali, effettuare pagamenti o aprire allegati dannosi.

Le imprese sono particolarmente vulnerabili per la scarsa formazione del personale e difese e-mail meno sofisticate. Anche il ransomware è una minaccia grave. Oggi i gruppi criminali non solo cifrano i dati, ma li sottraggono, minacciando la loro divulgazione in caso di mancato pagamento. L’uso di sistemi operativi e software non aggiornati è una delle vulnerabilità più comuni. Questi sistemi contengono spesso difetti di sicurezza noti che gli aggressori possono sfruttare con poco sforzo.

La provincia di Venezia, e più in generale il Veneto, non sono esenti da questa piaga. Il tessuto economico e imprenditoriale, caratterizzato dalla presenza di realtà di piccola-media taglia, anzi è particolarmente vulnerabile a questo tipo di minaccia. Secondo Confartigianato Imprese Veneto, i casi di cybercrime nella regione sono aumentati di quasi il 64% nel quadriennio 2019-2023, un tasso significativamente superiore alla media nazionale del 45, 5%. Le ripercussioni finanziarie degli attacchi informatici sono gravi.

I danni stimati attribuibili al cybercrime per le imprese (e altre entità) in Veneto e Friuli Venezia Giulia, considerati congiuntamente, ammontano a circa 300 milioni di euro. A livello nazionale, in ogni caso, la forte incidenza di piccole e medie imprese nel tessuto produttivo del Paese comporta un’ampia diffusione di misure di sicurezza meno sofisticate, evidenziando un divario rilevante tra le grandi imprese e le piccole.

Basti pensare che, secondo i dati contenuti nel rapporto Cyber Index Pmi Veneto realizzato da Generali e Confindustria, solo il 35, 3% delle Pmi fa una valutazione di rischio informatico, contro il 74, 6% delle imprese con almeno 250 dipendenti e che solo il 14, 4% delle imprese di minore dimensione ha stipulato un’assicurazione contro gli incidenti informatici rispetto al 45, 1% delle imprese più grandi.

In base all’ultimo report dell’attività svolta dalla polizia postale della provincia di Venezia, poi, si registra un’aggressività crescente delle frodi basate sulle tecniche di social engineering, con particolare riferimento al “Bec fraud” (Frode realizzata attraverso la compromissione di caselle di posta elettronica), facilitata anche dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso dilagante della rete nelle transazioni commerciali.

In questo senso, per la polizia locale è in crescita il livello qualitativo dei contesti criminali impegnati nel financial cybercrime: la possibilità di realizzare ingenti guadagni su larga scala ha, infatti, inevitabilmente determinato un innalzamento dello spessore delinquenziale degli hacker e di gruppi criminali più strutturati. —

 

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