Crolla il ciglio, paura per lo scuolabus

CONA. «Su quel pullmino c'era mio figlio, di sei anni. Se gli fosse accaduto qualcosa non so cosa avrei fatto». Cristian Segato è uno dei pochi (neppure duecento anime) residenti di via Sista, Cantarana di Cona, e uno dei primi ad arrivare sul luogo dell'incidente. Su quella stradina di campagna si sono incrociati, ieri mattina presto, un pullmino scolastico e un trattore che rimorchiava un carico di 400 quintali di letame, destinato ad un impianto per la produzione di biogas. Entrambi i mezzi si sono spostati sul ciglio della strada che, dalla parte del trattore, ha ceduto, causando il rovesciamento del mezzo. L'autista del trattore ha riportato un trauma toracico ed è stato trasportato in ospedale con l'ambulanza. Illesi l'autista del pulmino e i bambini, meno di una decina (era la parte iniziale del percorso) presenti sul mezzo. Ma tra i residenti è scoppiato subito l'allarme: molti si sono precipitati sul posto, arrivando insieme a carabinieri e polizia locale, preoccupati per la sorte di figli e nipoti. Tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, ma tutti, adesso, sono più che mai arrabbiati. «Sono anni che chiediamo la sistemazione di quella strada» dice Lisa, una ragazza che, ormai, si è trasferita a Cavarzere ma che lì ha ancora la madre.
«Da piccola ci pattinavo perfino, tanto poco era il traffico, ma poi la strada ha cominciato a cedere e, da quando hanno costruito l'impianto di biogas, è un disastro: non si può più passare».
E non solo in senso figurato. Il Comune, infatti, ha messo alcuni cartelli di divieto di accesso, esclusi frontisti. «In pratica vuol dire» commenta Segato «che un parente o un amico non può transitare in auto per andare far visita a un residente, ma un tir può passare tranquillamente e distruggere quel poco che resta della strada. Una volta c'era il divieto col limite di peso per i veicoli in transito, ma poi l'hanno tolto. E si vede».
Insomma, l'incidente era annunciato, dicono i residenti, e l'episodio di ieri ha dato drammatica concretezza a questo annuncio, con in più il timore che la prossima volta, a cadere da ciglio stradale, possa essere il pulmino con tutti i bambini raccolti durante il percorso e non semivuoto come ieri mattina.
Il colmo è che proprio giovedì scorso, in municipio a Cona, c'era stata una riunione dei residenti col sindaco, Anna Berto, sul problema della strada. «Eravamo usciti tutti delusi» dice Segato «per l'ennesima volta il sindaco ci aveva detto che non ci sono soldi per aggiustare la strada e che l'unica possibilità era che l'azienda che produce il biogas concorresse alla spesa».
Una posizione che ha lasciato con l’amaro in bocca tutti i residenti della strada: «Ma», dice Segato, «prima di dare le autorizzazioni non potevano pretendere la sistemazione delle strade? Non c'è una formula, tramite assicurazione o altro, che ci permetta di non trovarci con dislivelli di 20 centimetri che se ti esce una ruota distruggi la macchina? Non c'è modo di fermare i carichi troppo pesanti, di un privato, che distruggono un bene pubblico? Non abbiamo avuto alcuna risposta».
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