Crisi edilizia, la “Visedil” in liquidazione

JESOLO. La "Visedil" di Jesolo in liquidazione, vittima illustre della crisi dell'edilizia. In questi giorni la notizia è circolata silenziosamente nelle piazze e i bar del Paese e del Lido. L'azienda della nota famiglia Visentin è una delle piccole e medie aziende di Jesolo considerata spina dorsale della sua economia legata al turismo.
Adesso è ufficiale: la Visedil il 31 dicembre verrà messa in liquidazione e i 20 dipendenti andranno in cassa integrazione straordinaria per 12 mesi. Dopo questo intervallo di tempo, seguirà la fase del concordato che potrà essere preventivo o liquidatorio. Un'azienda forte, che ha ancora molti beni, ma che deve soccombere davanti a una situazione economica dell'edilizia che non accenna a migliorare. Ci sono stati gli anni della grande impennata che scopriamo non aver avuto le basi solide per reggere il mercato sempre più fermo e asfittico.
Oggi le imprese edili e anche le agenzie immobiliari saltano, mentre si salvano solo le banche che appartenevano a quel sodalizio magico. Tra le opere più famose della Visedil, la Torre Aquileia in piazza Mazzini, poi la torre GHouse in piazza Marina che visse alterne vicende a causa del blocco della Sovrintendenza nella fascia di rispetto dei 300 metri. Gli appartamenti sul grattacielo di piazza Mazzini non sono certo andati a ruba, mentre le difficoltà nei pagamenti e nella riscossione dei crediti sono stati un altro duro colpo in questi anni.
I motivi della crisi che si aggiunge a quella di tutto il settore dell'edililiza. Altre aziende di Jesolo stanno vacillando. Attento osservatore delle vicende di piazza Mazzini, l'ex onorevole Mario Pezzoli recita il requiem: «Mi dispiace molto per questa situazione delle aziende jesolane, vittime di un piano regolatore frutto di cementificazione e speculazione. Ne hanno fatto le spese le piccole e medie aziende di Jesolo che probabilmente hanno forti esposizioni con le banche. Il rischio è oggi, con lo sviluppo di un simile piano regolatore, di avere cattedrali nel deserto e appartamenti invenduti in tutta la città».
Jesolo ha conosciuto finora un boom edilizio che sembrava non aver fine. La domanda non era mai scesa e tanti imprenditori del Triveneto e della Lombardia hanno fatto acquisiti sul litorale. I primi segnali di cedimento sono arrivati dalla zona del porto turistico e oggi il mercato pare si sia davvero fermato. (g.ca.)
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