«Crisi, campeggi e hotel rischiano di affondare»

SOTTOMARINA. Il balneare tiene, ma il ricettivo rischia di affondare. La riflessione sulla vera vocazione turistica della città arriva da Leonardo Ranieri, operatore storico e presidente regionale da poche settimane di UnionMare, all’indomani della prima vera “prova d’estate”.
Domenica la città è stata invasa dai turisti, quelli mordi e fuggi, ma alberghi e campeggi stanno facendo fatica a carburare e le prospettive potrebbero peggiorare ancora. Tra i mali della città la mancanza di una programmazione seria sul turismo, l’accoglienza poco curata (strade, verde, parcheggi), le beghe tra operatori. Col caldo di domenica sono arrivati in spiaggia i primi turisti desiderosi di un bagno di sole e di aria di mare. Davvero tanti, tutti pendolari, come dimostra il lungo incolonnamento per uscire dalla città nel pomeriggio con i mezzi pubblici che per percorrere il tratto Sottomarina-Valli hanno impiegato due ore. «Sul turismo escursionistico non abbiamo problemi», spiega Ranieri, «basta che ci sia il sole e la nostra spiaggia si riempie. Il vero nodo è intercettare un bacino di utenza che voglia fermarsi in città. Su questo dovremo interrogarci seriamente, tanto l’amministrazione che ha le sue colpe quanto gli imprenditori che ne hanno altre. Campeggi e alberghi stanno facendo fatica e purtroppo le cose non sono destinate a migliorare se non facciamo qualcosa». Su alcuni punti Ranieri concorda con quanto aveva lamentato anche il presidente di Ascot Giorgio Bellemo. «Manca programmazione», ribadisce il presidente di UnionMare, «sul turismo come sull’urbanistica. Abbiamo visto domenica camper posteggiati ovunque, il verde non è ancora stato potato, le strade sono colabrodi. La città deve decidere cosa vuol far da grande e lavorarci su, mettiamoci attorno ad un tavolo e parliamone ma seriamente. Non ha importanza chi sarà il nuovo assessore al turismo, interno o esterno alla giunta, basta che sia capace e che gli si diano strumenti per lavorare». In questi giorni le strutture ricettive stanno anche vivendo il paradosso di applicare una tassa di soggiorno “vecchia” (1.20 euro per alberghi, 80 centesimi per camping), stabilita dal regolamento 2012, quando in realtà il regolamento 2013 (non ancora passato in Consiglio) prevede l’esenzione nella bassa stagione.
«Il 23 aprile», ricorda Ranieri, «i sindaci della costa veneziana incontreranno i rappresentanti di categoria per discutere di occupazione. Un tema importante perché quest’anno anche il nostro settore avrà delle flessioni, contiamo che il nostro sindaco ci sia».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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