Crisi? A Venezia la libreria che raddoppia: «La nostra ricetta è pensare ai clienti»

L’NTERVISTA
I negozi al dettaglio vengono spazzati via dalla grande distribuzione e dagli acquisti in rete. A soffrire maggiormente i negozi che si occupano di cultura. La libreria Marco Polo di Venezia, tuttavia, sembra un’eccezione: così pensano i titolari Claudio Moretti, Sabina Rizzardi e Flavio Biz.
Voi non solo non avete chiuso la vostra libreria ma ne avete aperta un’altra. Avete una ricetta magica?
«A nostro parere la crisi del commercio ha vari responsabili, non solo la grande distribuzione e il commercio online. Le situazioni sono diverse a seconda della posizione, per esempio nel caso del centro storico di Venezia il maggior colpevole della crisi del commercio è la monocultura turistica, che da una parte fa schizzare alle stelle gli affitti (grazie ai molti proprietari dei fondi che vivono di rendita alle spalle di chi produce ricchezza) e dall'altra rende più remunerativo il commercio con il turista. La libreria MarcoPolo non si è mai limitata ad offrire un prodotto solo per i residenti o solo per i turisti ma ha sempre pensato ad entrambi. La seconda libreria che abbiamo aperto alla Giudecca è un modo per ringraziare la comunità dove viviamo per l'affetto che i lettori ci hanno dimostrato in questi anni (anche se della nuova libreria sono più contenti i turisti che passano di là che i giudecchini)».
Ma non temete il fenomeno degli acquisti online?
«Certo che lo temiamo ma non per il nostro fatturato: da noi i lettori vengono pur sapendo che non avranno sconti sul prezzo dei libri (per fortuna adesso entrerà in vigore la nuova legge che limita lo sconto sui libri appena usciti al 5% rendendo non più così conveniente l'acquisto online). Il timore maggiore per gli acquisti online è proprio per il tessuto sociale garantito dalle attività commerciali, tutte e non solo le librerie, e per l'aumento esponenziale dei trasporti dei singoli ordini online che pesano su un sistema logistico già al collasso in una città dove le vie sono i canali».
La vostra strategia è agevolata dal fatto che vi trovate a Venezia, in una città dove la gente si sposta con più lentezza, ha più tempo per fermarsi a guardare le vetrine e per riflettere?
«La posizione di un qualsiasi esercizio commerciale è fondamentale per il suo successo, di sicuro in una città come Venezia è più facile farsi notare rispetto ad una città dove il maggior problema è trovare un parcheggio». —
Carlo Mion
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