Crioablazione a Dolo Il tumore al rene si cura con il freddo

DOLO. Si chiama “crioablazione”: una tecnica utilizzata in numerosi ospedali veneti che permette di curare col freddo alcune forme piccole e circoscritte di neoplasie renali. Un intervento mini invasivo per trattare il tumore del rene. In dieci anni un centinaio di pazienti sono stati curati all'ospedale di Dolo.

«Questo tipo di intervento» spiegano il primario di Urologia Giorgio Artuso e quello di Radiologia Andrea Buscagnin, insieme al dottor Alessandro Pinzani, radiologo «lo eseguiamo da dieci anni a Dolo e fino ad oggi abbiamo curato un centinaio di cittadini con questa metodica».

«La crioablazione» continuano i medici «può essere impiegata per tumori di piccole dimensioni, e viene proposta, dopo una valutazione uro-oncologico multidisciplinare, a pazienti affetti da patologie che impediscono l’impiego della tecnica chirurgica tradizionale, come ad esempio persone con fattori di rischio cardiovascolari o colpite da gravi malattie respiratorie». Rispetto a venti o trent’anni fa, si son fatti passi in avanti nella chirurgia tradizionale che prevedeva in genere l’asportazione del rene malato. Si sono affinate tecniche meno invasive e efficaci: la chirurgia laparoscopica, impiegata soprattutto per l'asportazione limitata alla sola parte malata del rene. E, successivamente, per i piccoli tumori un trattamento minimamente invasivo, la cosiddetta crioablazione, che consiste nel posizionare, attraverso una piccola puntura sulla schiena, un ago-sonda al centro del tumore sotto controllo radiologico (Tac guidata), per distruggere solo il tumore con il raffreddamento dei tessuti fino a meno 40 gradi. Il trattamento può essere eseguito in anestesia locale associata a lieve sedazione, dura 40 minuti ha un tasso di complicanze molto basso, il giorno dopo si può già tornare a casa.

«La riuscita di questa tecnica» commenta il direttore generale della Usl 3 Giuseppe Dal Ben «è il frutto di un lavoro multidisciplinare e sinergico tra vari professionisti che mettono in campo esperienza e la loro specifica professionalità: urologi, oncologi, radiologi e anestesisti. È importante per garantire risposte efficaci grazie ad interventi sempre più ad personam».

A.Ab.

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