Crescono ancora gli stranieri Dal Bangladesh più 12 per cento

Continua a crescere il numero degli stranieri nella provincia di Venezia, che a fine 2017 ha sfiorato quota 84.710, registrando un aumento del 2,4 per cento rispetto all’anno precedente (più 2031 abitanti). Gli stranieri rappresentano il 9,9 per cento della popolazione residente della Città metropolitana, oltre la metà della compagine è formata da donne, che sono il 53,7 per cento. La componente maggiore è sempre quella proveniente dalla Romania (18.594), mentre se andiamo a vedere il comune di Venezia, la comunità più popolosa è quella bengalese, aumentata ben del 12 per cento nell’ultimo anno. A presentare i dati del dossier statistico immigrazione del centro studi e ricerche Idos ieri pomeriggio al teatro Kolbe di Mestre, don Bruno Baratto, direttore di Migrantes, Gloria Albertini, ricercatrice del Cestim di Verona e Gianfranco Bonesso, direttore dell’Ufficio Immigrazione del Comune.
Nel Comune gli stranieri residenti a fine 2017 erano 36.048, ad oggi circa 37mila. Calcolando i 12 mesi esatti - 22 ottobre 2017 e 22 ottobre 2018 - sono cresciuti di 1.300 unità, tanto che se a fine 2017 la concentrazione di stranieri in percentuale era del 13,79 per cento, ad ottobre (dati parziali) sfiora il 14,35 per cento. C’è poi la differenza tra Venezia centro storico-isole e terraferma.
Nella città lagunare vivono poco più di seimila stranieri, in terraferma poco più di trentamila. In percentuale, il 17 per cento di stranieri sta in centro storico, l’83% in terraferma. Bangladesh: sono loro a detenere il primato di comunità più popolosa: tra Mestre e Marghera è concentrata la maggior parte dei bengalesi della Città metropolitana, ossia 6.497 persone, più 12,4 per cento dell’anno precedente. Di seguito vengono Romania Moldavia e Cina. «In Comune ci sono stranieri provenienti da 140 nazionalità differenti» ha spiegato il direttore dell’Ufficio immigrazione Gianfranco Bonesso. Dati parziali sul numero di residenti veneziani dicono che la popolazione complessiva è diminuita rispetto al 2017 di 683 unità, passando da 261.801 a 261.118 persone, mentre gli stranieri salgono.
In Provincia gli studenti sono 114.081 di cui stranieri il 12,3 per cento e di questi il 62,9 per cento nati in Italia. Bonesso ha però sottolineato come in alcune aree della città come il quartiere Piave, in alcune scuole la percentuale di stranieri alga al 40-50 anche 60 per cento . «Il dato più forte da sottolineare» continua Bonesso, «è forse quello che riguarda il radicamento degli stranieri e il consolidamento nelle famiglie. La crescita cui assistiamo è data dai ricongiungimenti, i nuovi permessi di soggiorno sono per motivazioni famigliari, le richieste relative ad asilo richiedenti e via dicendo sono minimali in proporzione».
Venezia ha il numero più alto di tutta la Regione di titolari di permesso per protezioni internazionale con 819 permessi contro la media di 500. Commentando i dati veneti, Gloria Albertini ha sottolineato come le donne straniere subiscano una doppia discriminazione: il fatto di non essere venete e di essere donne, tanto che 58per cento è disoccupata.
Due stranieri su tre fanno un lavoro manuale, e la media dello stipendio differisce di 290 euro. Uno straniero a parità di lavoro prende 1109 euro, un italiano 1399. —
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