Cresce il sindacato di destra Ugl, nuova sede in via Piave

Foto Agenzia Candussi/Furlan/ Mestre/ via Piave/ Inaugurazione nuova sede sindacati UGL/ Nella foto il taglio del nastro da parte dell'assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan
Foto Agenzia Candussi/Furlan/ Mestre/ via Piave/ Inaugurazione nuova sede sindacati UGL/ Nella foto il taglio del nastro da parte dell'assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan

Locale, regionale e nazionale. C’erano i tre livelli della destra di governo, ieri, al primo congresso dell’Ugl della città metropolitana di Venezia all’Hotel Bologna, e poi all’inaugurazione della nuova sede territoriale, in via Piave. Un taglio del nastro che unisce, simbolicamente, Ermelinda Damiano (presidente del consiglio comunale di Venezia) in rappresentanza di Ca’Farsetti, Elena Donazzan (assessore al lavoro) per palazzo Balbi e Claudio Durigon (sottosegretario al ministero del Lavoro ed ex vicesegretario di Ugl). È la vicinanza del governo e delle amministrazioni locali al mondo dei lavoratori, tanto più dopo l’approvazione di quota 100 e reddito di cittadinanza. Ma anche al territorio, con l’apertura - nelle parole di Sebastiano Costalonga, segretario regionale Ugl e di Donazzan - di un «presidio di legalità in un’area, quella di via Piave a Mestre, nota soprattutto per fatti di cronaca nera legati allo spaccio».

L’inaugurazione della sede è poi l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del sindacato: «Sta crescendo l’attenzione e l’adesione nei nostri confronti, anche rispetto alle altre sigle sindacali», spiega Costalonga, «per questo abbiamo puntato sul rinnovamento della classe dirigente». Tra questi, il nuovo segretario metropolitano: Sergio Improta. Tra i temi affrontati durante il congresso, l’attenzione si concentra sui temi caldi dell’agenda politica del governo gialloverde.

«Il nostro è un sindacato dichiaratamente e orgogliosamente di destra», dice il segretario generale Francesco Paolo Capone, ieri all’inaugurazione della sede, «per questo dico che il pregio di questo esecutivo è stato di cambiare verso. Prima si guardava troppo alla finanza, ora le iniziative guardano alle persone». Se quota 100 è un risultato auspicato e raggiunto, Capone storce la bocca sul reddito di cittadinanza. Criticità, è l’ammissione, ci sono eccome. Soprattutto sul sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro: «L’idea del navigator è affascinante, bisogna vedere se sarà operativa». Ad ogni modo, per l’Ugl il bilancio di governo è, per ora, positivo: «Magari non tutte le iniziative saranno perfette, ma si è in qualche modo cambiato verso. E poi l’ultima Finanziaria è la più a sinistra degli ultimi anni. E per dirlo io, ce ne vuole». —

Eugenio Pendolini

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