Coroavirus, morto il paziente 1 di Valli: non ce l’ha fatta Delfino Arcolin

Aveva 86 anni ed era stato ricoverato all’ospedale di Mestre lo scorso 26 febbraio «Un uomo buono e mite» Il cordoglio del sindaco Ferro

CHIOGGIA. Non ce l’ha fatta il paziente 1 di Valli, Delfino Arcolin "Zaccaria", 86 anni, deceduto giovedì notte all’ospedale all’Angelo di Mestre dove era ricoverato in Terapia intensiva dallo scorso 26 febbraio.

Per Valli si tratta del secondo decesso di persone affette anche da Coronavirus, dopo la scomparsa di Fiorello Bertaggia, 68 anni, morto domenica 8 marzo all’ospedale di Chioggia. Arcolin è stato il primo a contrarre il virus a Valli e in tutto il territorio del Comune di Chioggia.

Era arrivato alla Cardiologia dell’ospedale locale con problemi di tutt’altro tipo ma gli accertamenti avevano dimostrato che il paziente aveva contratto il Covid 19. Da lì la decisione di trasferirlo a Mestre e di mettere in quarantena preventiva tutti i medici, infermieri e operatori sanitari che lo avevano seguito nei tre giorni di ricovero a Chioggia.

L’uomo, che era autosufficiente tanto da guidare ancora l’auto, viveva in strada dei Sedici Laghi assieme alla figlia maggiore, Maria Giovanna, e alle figlie di lei. L’altra figlia, sposata, abita invece a Sottomarina. Era rimasto vedovo alcuni anni fa, dopo tanti di assistenza alla moglie che soffriva di alcune patologie.

«Un uomo buono, mite» raccontano alcuni conoscenti del paese, «di quelle pazienti e molto devoto alla famiglia. Non aveva avuto una vita facile, anche per i problemi di salute della moglie, ma negli ultimi anni si era ripreso. Aveva sempre fatto il contadino, solo pochi anni fa aveva deciso di affittare tutti i terreni che possedeva e di non coltivare più la terra. Siamo tutti sconvolti dalla sua morte».

La famiglia Arcolin, detta Zaccaria, è numerosa e molto conosciuta nella frazione. Aveva gestito per anni l’agriturismo Montalbano in zona Piovini. La notizia del decesso ha sconvolto tutti e aggravato lo stato d’ansia con cui i residenti di Valli convivono ormai da settimane. Il virus ha colpito duramente la frazione, non solo in termini di persone positive o ai domiciliari per precauzione, ma anche per i due decessi. «Sono vicino alla famiglia e a tutta la comunità di Valli» commenta il sindaco Ferro, «capisco la preoccupazione ma posso assicurare che Valli, come tutto il territorio, è monitorato dalle autorità sanitarie che mi assicurano che non ci sono misure straordinarie da prendere». —
ELISABETTA B.ANZOLETTI

 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia