Coppie scambiste, il “sì” degli albergatori

Noventa. Trevisiol: «Nessun danno d’immagine per il paese». Perplesso il sindaco Nardese

NOVENTA. Raduno degli scambisti in un hotel di Noventa, arriva il placet inaspettato degli operatori turistici del paese. A sorpresa gli albergatori hanno espresso la loro solidarietà al titolare dell'hotel che lo scorso week end ha affittato la struttura, per circa 40 mila euro, a un centinaio di coppie provenienti da tutta Europa.

Un appuntamento a luci rosse, avvenuto in segreto, sfruttando i canali segreti della rete internet. Il sindaco Alessandro Nardese è perplesso: «Al di là del giudizio morale, posso solo dire che sono incontri tra adulti consenzienti e se non si commettono reati, che competono a altri organi, non ne siamo coinvolti».

Il delegato locale degli albergatori veneziani avalla la scelta del collega. «Sono certo che il settore turistico di Noventa non sarà danneggiato e offuscato da notizie di questo tipo», dice Maurizio Trevisiol, rappresentante dell’Associazione Veneziana Albergatori per la zona di Noventa, impegnato politicamente con la Lega Nord, albergatore, marito e padre di famiglia, «l’hotel affittato per il raduno internazionale di scambio di coppie non inciderà sull’immagine della città e della categoria. Anch'io posso esprimere un personale giudizio riguardo all’accaduto, però il mio incarico me lo impedisce. Penso prima di tutto che ciascuno possa gestire la propria sessualità liberamente nell’ambito della sfera privata, tra quattro mura, in atteggiamenti che comunque siano rispettosi del prossimo, purchè rientrino nella legalità e non siano dannosi. Operazioni di questo tipo possono turbare la morale e la coscienza collettiva».

«Esiste piuttosto», prosegue Trevisiol nel suo intervento, «un problema dibattuto anche in Parlamento, sull’abrogazione della legge Merlin e la legalizzazione della prostituzione, come avviene in molti paesi d' Europa, per far rientrare un sommerso che è pari al Pil (prodotto interno lordo) annuale di un piccolo Stato, evitando così tagli alla sanità pubblica, agli anziani, al mondo giovanile, e a tutte quelle persone che vivono di stenti. Abbiamo una risorsa», aggiunge, «che potrebbe permettere di evitare provvedimenti della spending review, senza privare di diritti tantissimi cittadini. Manca però la volontà politica anche di questo governo per legalizzarla e renderla operativa».

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