Convento portato in tribunale e multato

Doveva testimoniare al processo Grasso: la dimenticanza gli costa 500 euro
CHIOGGIA. Ha tentato di evitare la multa, ma il presidente del Tribunale di Venezia Angelo Risi ha spiegato al neo assessore ai lavori pubblici e all’ambiente Gian Paolo Convento che dovrà versare nelle casse dello Stato 500 euro: «Paghi, così la prossima volta si ricorderà» gli ha detto. L’esponente di Forza Italia non si era presentato a testimoniare nel processo all’ex vicesindaco Gianni Grasso e i giudici hanno mandato i carabinieri a cercarlo a casa e in Comune per accompagnarlo a palazzo di Giustizia.


Convento, quando nel dicembre 2003 era consigliere comunale dell’opposizione, aveva presentato un’interpellanza alla giunta di centrosinistra guidata da Guarnieri nella quale si sollevavano dubbi sulla regolarità del procedimento attraverso il quale il vicesindaco Grasso era riuscito a costrursi una villa in pochi giorni in un terreno agricolo. Qull’interpellanza era stata inviata agli uffici della Procura veneziana, la quale aveva aperto un’indagine che si è conclusa con il sequestro della villa e il rinvio a giudizio di Grasso per abuso d’ufficio, falso e violazioni edilizie. Il processo ora è in pieno svolgimento e Convento era uno dei testi chiamati dal pubblico ministero Giorgio Gava. Ma ieri mattina non si è presentato, così il presidente ha spedito i carabinieri a prenderlo per accompagnarlo in Tribunale a Venezia, decidendo di elevargli una multa salata per la sua assenza, 500 euro.


«Ed è anche un rappresentante delle istituzioni» ha commentato in aula il magistrato. Il processo è stato sospeso e rinviato alle 15 in attesa dell’arrivo dell’assessore. «Mi sono dimenticato delle convocazione» ha spiegato, contrito, Convento, quindi ha risposto alle domande. Ha ricordato che le interpellanze da lui presentate sulla vicenda della villa di Grasso gli erano state sollecitate «da gente che abitava nelle vicinanze e che aveva visto costruire quella casa in poche ore». Ha aggiunto che negli uffici comunali di Chioggia c’è chi aspetta mesi o anni per ottenere una licenza o un’autorizzazione, mentre per Grasso la procedura era stata velocissima. Ha concluso spiegando che la giunta aveva risposto alle sue domande sostenendo che tutto era in regola. Sul banco degli imputati, oltre a Grasso, ci sono il dirigente comunale dell’Urbanistica Gianni Del Gesso, il progettista e altri. L’udienza è stata rinviata al 30 ottobre.

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