Consorzio Venezia Nuova, ecco tutti i soldi ai politici: 58 mila euro in 13 anni

VENEZIA. Poco meno di 60 mila euro in 13 anni. A tanto ammonterebbero i finanziamenti erogati a formazioni politiche dal Consorzio Venezia Nuova. Almeno secondo quanto comunicato dallo stesso ente, presieduto ora da Mauro Fabris, che ha accolto l’invito del presidente della Regione Luca Zaia, il quale aveva chiesto di rendere pubblici i nomi dei politici che hanno ricevuto contributi economici per le loro campagne elettorali.
Stando al comunicato, prima del 2000, il Consorzio non avrebbe sborsato una lira e così dal 2008 in poi. La cifra totale sarebbe di 58 mila e 98 euro così suddivisa: tremila 98 euro il 14 novembre 2000 al Comitato elettorale Democratici di sinistra; 10 mila il 10 dicembre 2004 al Comitato elettorale Forza Italia; il 16 marzo 2006 20 mila euro al Comitato elettorale Altero Matteoli, allora esponente di Alleanza nazionale e poi diventato un ministro importante per il Mose, quello dei Lavori pubblici; altri 20 mila euro tredici giorni dopo per un altro esponente toscano di An, Vincenzo Minici; infine cinquemila euro l’8 febbraio 2008 al Comitato elettorale Radicali Italiani. I soldi per il sindaco di Venezia e per il consigliere regionale del Pd Giampietro Marchese non sono citati, ma una spiegazione può esserci: quel denaro proveniva dalle casse delle imprese del Consorzio e non direttamente da quest’ultimo.
Mazzacurati pronto a parlare. È fissato giovedì 25 luglio l’interrogatorio, da parte del pubblico ministero Paola Tonini, di Giovanni Mazzacurati. È stato l’anziano ingegnere, ex presidente del Consorzio, a chiedere di essere sentito. Sembra evidente che non si limiterà a dire che è innocente. Dunque, Mazzacurati ammetterà e, forse, aggiungerà particolari inediti.
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