Consorzio cantieristica minore anche con la vendita di vetri

VENEZIA. Nel Consorzio Cantieristica Minore Veneziana agli ex Cantieri Cnomv della Giudecca era stata insediata anche in uno dei capannoni una società – Arti Veneziane alla Giudecca srl – che si occupava invece della produzione e del commercio di oggetti in vetro. Per questo Comune e Consorzio hanno dato vita un lunghissimo contenzioso legale, che ora si è infine concluso con un accordo di conciliazione tra le parti che prevede che il polo cantieristico, versi, rateizzati in vent’anni, 150 mila euro a compensazione dell’uso improprio che si è fatto negli anni di una parte delle aree destinate alla cantieristica.
È una storia che parte da lontano visto che risale al luglio del 1992 la convenzione - di durata sessantennale - con cui il Comune attribuiva al Consorzio Cantieristica Minore Veneziana le aree degli ex cantieri Cnomv alla Giudecca per le sue attività. Nel 2011 il Comune riceveva alcune segnalazione del fatto che il Consorzio volesse concedere in affitto uno dei capannoni alla società Arti Veneziane alla Giudecca srl per la produzione e la commercializzazione di oggetti in vetro.
Il parere del Comune era contrario e la società allora si rivolgeva al Tar, e il Consorzio e le Arti Veneziane proseguivano nel frattenpo la loro attività.
Il Tar dava poi parzialmente ragione ai ricorrenti e il Comune si rivolgeva allora al Consiglio di Stato e anche al Tribunale chiedendo al Consorzio di pagare al Comune 200 mila euro di danni.
A sua volta Consorzio e Arti Veneziane si costituivano in giudizio chiedendo a loto volta al Comune un milione e 700 mila euro di danni per la cattiva e ritardata esecuzione delle opere di urbanizzazione dell’area.
Si è arrivata così a una soluzione conciliativa tra le parti che pone fine al contenzioso, lasciando di fatto anche la società che produce e vende oggetti in vetro nell’area ex Cnomv, anche in forza della successiva Variante al Prg della Città Antica, che consentirebbe anche attività di tipo commerciale nell’area, sanando così tutta la situazione anche in forza dell’accordo raggiunto tra Comune, Consorzioe società privata. —
E.T.
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